Sono ancora in corso le operazioni di sgombero di un edificio occupato da immigrati da anni nel centro di Roma, tra via Curtatone e piazza Indipendenza, vicino alla stazione Termini. «Il piano, messo a punto con ordinanza di servizio del questore di Roma d'intesa con la Prefettura di Roma, ha permesso di svolgere in assoluta sicurezza, sia per gli occupanti che per le forze dell'ordine, la prima fase della bonifica», sottolinea la Questura.
A quanto reso noto l'immobile, già sottoposto a sequestro preventivo dal Tribunale di Roma, risulta abusivamente occupato dall'ottobre del 2013. Nelle prossime ore si procederà alla messa in sicurezza dell'intero stabile e alla verifica delle singole posizioni degli occupanti.
Gli occupanti finora controllati - circa 100 - provengono da Etiopia ed Eritrea, gran parte di loro è richiedente asilo politico o protezione sussidiaria. Per far fronte alle situazioni più critiche, non solo da un punto di vista sociale ma anche sanitario, al primo piano della struttura, è stato istituito, a cura del servizio sanitario della Polizia di Stato, un help desk dedicato.
Dopo aver messo in sicurezza lo stabile e rimosso le decine di bombole del gas presenti, una task force composta da servizi sociali del Comune di Roma, ufficio minori del commissariato e proprietà sta valutando le situazioni di particolare disagio. «Al termine delle operazioni - prosegue la Questura - i nuclei aventi diritto saranno temporaneamente ospitati in strutture ricettive individuate e pagate dalla proprietà».
Sul posto polizia, carabinieri e guardia di finanza. A quanto riferito, la decisione dello sgombero è stata presa in sede di Comitato Provinciale dell'Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto.
Intanto il collettivo Baobab chiede via Twitter alla assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale, Laura Baldassarre: «Un altro sgombero senza una proposta di soluzione alternativa. Dove andranno ora i rifugiati eritrei che erano dentro?".