Via libera definitivo della Camera alla riforma della scuola con 277 sì e 173 no. Gli astenuti sono stati invece 4."#labuonascuola è legge. Sì di @Montecitorio non è atto finale ma atto iniziale di un nuovo protagonismo della #scuola". Così su twitter il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini commenta il sì al ddl di riforma della scuola. A favore del provvedimento si sono espressi Pd, Ap e Scelta civica. Protesta della Lega in aula alla Camera contro
la cosiddetta norma gender. Durante le dichiarazioni di voto sul ddl
di riforma della scuola, i deputati della lega hanno esposto dei
cartelli 'giù le mani dai bambini', per protesta contro la norma
sull'educazione di genere. Nonostante le richieste di Roberto
Giachetti, presidente di turno, per far tornare la calma
nell'emiciclo, la Lega ha proseguito la protesta e Giachetti ha
espulso il capogruppo Massimiliano Fedriga e sospeso per pochi minuti
la seduta. Anche oggi presidio di protesta
contro il ddl "Buona scuola" davanti a Montecitorio. I Cobas ma anche gli altri
sindacati, con bandiere e striscioni, hanno ribadito in piazza
le ragioni del no.
Il Ddl. Un'offerta formativa più ricca
e flessibile per gli studenti. Un piano straordinario di
assunzioni per oltre 100.000 insegnanti. Risorse stabili per la
formazione e la valorizzazione dei docenti. Investimenti ad hoc
per laboratori e digitale. Sono questi alcuni della 'La Buona
Scuolà.
Al centro del provvedimento, l'autonomia scolastica attraverso
strumenti finanziari e operativi ai dirigenti per poterla
realizzare. Le scuole avranno più risorse economiche: viene
raddoppiato il loro Fondo di funzionamento. Ma anche più risorse
umane: ogni istituto avrà in media 7 docenti in più per
realizzare i propri progetti e per l'arricchimento dell'offerta
formativa.
La legge prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a
regime sul capitolo istruzione e un piano di assunzioni per la
copertura delle cattedre vacanti e il potenziamento della
didattica. I concorsi per gli insegnanti tornano ad essere
banditi regolarmente: il primo sarà indetto entro il prossimo 1
dicembre.
Per gli studenti è prevista un'offerta formativa più ricca
che guarda alla tradizione (più Musica e Arte), ma anche al
futuro (più Lingue, competenze digitali, Economia).
Le scuole superiori potranno attivare materie opzionali per
rispondere meglio alle esigenze educative dei ragazzi.
L'alternanza scuola-lavoro sarà garantita a tutti nell'ultimo
triennio delle scuole superiori, licei compresi, si potrà fare
anche all'estero e nelle istituzioni culturali. Grazie ad un
finanziamento ad hoc, sarà attivato un Piano nazionale per la
scuola digitale, con risorse per la didattica e la formazione dei
docenti.
L'intera comunità scolastica sarà coinvolta
nell'elaborazione del Piano dell'offerta formativa, il documento
costitutivo dell'identità culturale e progettuale di ogni
istituto. Continua l'investimento dello Stato sull'edilizia
scolastica, con fondi per gli interventi di manutenzione, ma
anche per la costruzione di strutture innovative.