martedì 7 gennaio 2025
«Rispettiamo il silenzio stampa. Ma chiediamo la sua scarcerazione»
Sit in dei giornalisti a Roma per Cecilia Sala

Ansa

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«Siamo qui per chiedere l'immediata scarcerazione di Cecilia Sala. Lo facciamo come comunità di giornalisti romani, per una collega iscritta al nostro ordine». È Guido D'Ubaldo, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, a spiegare le ragioni del sit-in organizzato martedì mattina in piazza Santi Apostoli, a Roma. Un presidio organizzato assieme all'associazione stampa romana, al quale hanno partecipato un centinaio di giornalisti, oltre al senatore dem Filippo Sensi e al consigliere Rai Roberto Natale . «La famiglia ha chiesto ai media il silenzio stampa, ha chiesto di rispettare la trattativa in corso e di non interferire con ricostruzioni e scenari che potrebbero turbare la difficilissima azione diplomatica in atto - ha sottolineato D'Ubaldo - naturalmente ciascun giornale e ciascuna redazione esprimono liberamente il proprio punto di vista, ma sarebbe sbagliato ignorare un appello che arriva direttamente dalla famiglia di Cecilia. Noi ne abbiamo tenuto conto. Sarebbe invece sbagliato confondere il silenzio stampa con il legittimo desiderio di milioni di cittadine e di cittadini di far sentire solidarieta' e vicinanza e di trovare il modo di reclamare Free Cecilia Sala».

«Questo presidio si ispira alle parole del Presidente Mattarella nel discorso di fine anno - ha proseguito D'Ubaldo - laddove ha reclamato la liberazione di Cecilia Sala e ha difeso la liberta' di informazione. Tutta la nostra solidarieta' per una collega che sta trascorrendo ore drammatiche in una delle peggiori carceri iraniane». Per il Segretario di Stampa romana, Stefano Ferrante il sit-in di oggi «non ha che vedere con il silenzio stampa, che è stato giustamente chiesto dalla famiglia e che rispetta la condizione particolare in cui si trova Cecilia Sala e il lavoro di chi si sta adoperando per farla liberare. Noi qui semplicemente vogliamo manifestare la vicinanza di una comunità di giornalisti a questa collega che è detenuta ingiustamente in condizioni inaccettabili - ha proseguito Ferrante - e dimostrare che i colleghi sono con Cecilia in questo frangente come sono accanto a tutte le persone che vengono minacciate o detenute solo perché fanno il loro lavoro di giornalisti in luoghi in cui e' pericoloso farlo». «Il sit-in di oggi è per chiedere la liberazione di Cecilia Sala - ha detto la Segretaria della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante - noi non facciamo ipotesi, non facciamo ricostruzioni, non vogliamo sapere nulla, sappiamo solo che Cecilia Sala è trattenuta in maniera del tutto surreale dall'Iran e chiediamo che venga immediatamente rimessa in libertà. Fare giornalismo non è un crimine, non può essere considerato un crimine. Cecilia Sala non ha commesso nessun reato e deve essere rimessa in libertà subito». «Credo che quella di oggi sia una manifestazione importante, giusta e necessaria - ha detto Sensi - perchè è una manifestazione per la liberta' di informazione, che è vitale per la democrazia».

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