L'assessore capitolino alle Politiche sociali e alla salute Barbara Funari
Niente piani calati dall’alto. La strategia per superare i 14 campi rom comunali va condivisa col Terzo settore, in dialogo con la città per superare i pregiudizi. Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della Giunta Gualtieri, ha chiaro il percorso. «A giugno abbiamo pubblicato l’avviso di co-programmazione, novità assoluta a Roma, discusso con più di 20 realtà, tra cui A Buon Diritto, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Associazione 21 luglio, per arrivare a una nuova delibera. Ora abbiamo una sintesi dei lavori, seguiti dall’Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, in sintonia con la Strategia europea. Poi pubblicheremo gli avvisi di co-progettazione e finanzieremo i servizi.
E perché sono stati rifinanziati progetti di quattro campi? È parte del piano Raggi?
È cosa di un anno fa, per dare continuità a servizi già in essere: inserimento scolastico, lavorativo, ricerca di abitazioni. Una fase transitoria.
Per antiziganismo l’Italia, secondo l'Eurobarometro, è al top in Europa. È un ostacolo?
Certo. Ricorda il contributo all’affitto della Giunta Raggi? È fallito per la chiusura dei privati, servirà un fondo di garanzia, non solo per i rom, ma per tutta l’emergenza abitativa. Ora per la prima volta a Roma lanceremo una campagna di comunicazione contro le discriminazioni, partendo nelle scuole. Il tavolo di co-programmazione si chiama non a caso “In dialogo con la città” perché il superamento dei campi non riguarda solo i rom.
Quando arriverà la delibera? E quali fondi investirete?
A gennaio la approveremo in Giunta e poi la porteremo in aula per il voto. Impiegheremo fondi europei del PON Metro. Poi inizieranno i nuovi interventi, anche in condivisione con i Municipi: gli accessi alla scuola e ai servizi sanitari attraverso le Asl vanno coordinati lì, sui territori.
Col VI Municipio di Tor Bella Monaca, a guida Fdi, c’è collaborazione?
Sono stata alla presentazione del report dell'Associazione 21 luglio, al campo di via di Salone, assieme presidente del VI. Grazie all’Associazione hanno fatto un ottima “fotografia” del campo. E il 13 dicembre abbiamo un consiglio straordinario, richiesto dai consiglieri di destra. Dobbiamo capire insieme come intervenire nei Municipi, senza riproporre schemi vecchi che si sono dimostrati inefficaci. Non calati dall’alto, ma modulati anche sulle diverse comunità rom. Le procedure standardizzate non funzionano: per includere bisogna parlare con la città.