mercoledì 20 novembre 2024
Grazie a Nove Caring Humans e Otb Foundation accanto alla sezione maschile apre una sezione per 50 ragazze, che potranno nutrirsi e studiare in un ambiente sicuro
Le bambine dell'orfanotrofio di Kapisa

Le bambine dell'orfanotrofio di Kapisa - Otb-Nove

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Alloggio, cibo e istruzione: sembra paradossale, ma in un Paese come l'Afghanistan le bambine hanno più possibilità di mangiare e studiare in un orfanotrofio che a casa propria. «Abbiamo visto madri disperate che, inginocchiate davanti all'istituto maschile, imploravano di accogliere le loro figlie», racconta Susanna Fioretti, presidente di Nove Caring Humans, che proprio oggi ha annunciato all'apertura di una sezione femminile della struttura di Kapisa, che diventa così il primo e unico orfanotrofio femminile della città. La struttura è stata incoraggiata dal ministero degli Affari sociali di Kabul ed è stata sostenuta finanziariamente dalla Fondazione Otb.

In Afghanistan, secondo i dati più recenti, 3,2 milioni di bambini sotto i cinque anni sono gravemente malnutriti, e due bambini su tre (più di 13 milioni) hanno un disperato bisogno di aiuti alimentari. Le famiglie sono poverissime e molte sono rette da vedove che nelle attuali restrizioni non possono lavorare fuori casa. Gli orfanotrofi sono un'ancora di salvezza per non soccombere a fame, violenza, matrimoni precoci, abusi domestici, lavoro minorile.

Le bambine dell'orfanotrofio di Kapisa

Le bambine dell'orfanotrofio di Kapisa - Otb-Nove

Nella provincia di Kapisa, a nord est della capitale Kabul, ora accanto a quello maschile c'è un orfanotrofio femminile: «Le 50 bambine e ragazze che risiedono in questa nuova struttura - spiega la vicepresidente dei Otb Foundation Arianna Alessi - ricevono non solo alloggio e cibo, ma hanno anche accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria e al sostegno emotivo», mettendosi anche al riparo da matrimoni precoci e forzati.

«Da quando mio marito è scomparso, mendicare è diventata la mia unica fonte di sopravvivenza. Ho un problema alla mano destra e al piede destro che mi causano forti dolori, la mia condizione rende ancora più difficile trovare lavoro. L’unica speranza che ho avuto è stata quella di riuscire ad iscrivere i miei figli all’orfanatrofio che si trova a 15-20 minuti a piedi da dove vivo. Quindi potrò andare a trovarli spesso e ad assicurarmi che stiano bene», racconta Zara. L’orfanotrofio, infatti, oltre a fornire assistenza, assume una funzione essenziale di salva famiglie, perché non viene reciso il rapporto fra i bambini e i loro genitori, ma anzi, dove è possibile, incoraggia visite e incontri.

Jil Sander, brand del gruppo Otb, ha deciso di sostenere il progetto attraverso la vendita di una t-shirt in edizione limitata. Il 50% del prezzo di vendita di ogni maglia verrà utilizzato per sostenere l’orfanotrofio femminile di Kapisa.

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