Nasce Noi con l'Italia, la "quarta gamba" del centrodestra, nuova aggregazione di centro e moderata, benedetta da Silvio Berlusconi. Il simbolo, un cerchio blu con la scritta bianca Noi con l'Italia e sotto una striscia tricolore, è stato presentato in una conferenza stampa all'Hotel Minerva, alla presenza dei 'soci costituentì, Raffaele Fitto, Enrico Costa, Maurizio Lupi, Saverio Romano, Enrico Zanetti e Flavio Tosi. Questo soggetto politico, assicura Romano, «nasce nel solco della migliore tradizione liberale e popolare e per valorizzare il ruolo politico del Centro insieme ad amici di grande valore, competenza ed esperienza politica quali Costa, Fitto (presidente), Lupi (coordinatore nazionale), Tosi e Zanetti». La «nuova sede sarà inaugurata giovedì», annuncia l'ex ministro. Secondo indiscrezioni, il quartier generale dovrebbe essere in Corso Vittorio Emanuele, non lontano da piazza del Gesù.
«Una formazione politica di centro - prosegue Romano - per un progetto inclusivo, radicata nel territorio, alternativa ai populismi e agli estremismi, che crede in una Europa unita e solidale, che vuole promuovere un programma politico di solidarietà e coesione territoriale - in una congiuntura economica e sociale problematica - e che intende farsi interprete di un dialogo vero con le parti sociali, con gli enti locali, con le imprese, con il mondo del lavoro, con i giovani e con le energie migliori del Paese per una partecipazione nuova alla vita politica del Paese, nella condivisione di scelte e strategie per le nuove e importanti sfide che ci attendono».
Lupi riconosce che «c'è grande diversità con Salvini, ma questo non ci impedisce di governare insieme in Lombardia e altrove. Le diversità possono diventare ricchezza a condizione che si abbia a cuore l'Italia».
Diversa la scelta della ministra della Salute Beatrice Lorenzin: «Alcuni colleghi hanno deciso di tornare nel centrodestra, la maggior parte di noi, dopo cinque anni di governo abbiamo deciso semplicemente di rimanere dove siamo, nell'ambito di una coalizione di governo». «Sto cercando di mettere in campo qualcosa di diverso, quindi superare Ap, andare oltre, allargarci - aggiunge Lorenzin -. Realizzare un nuovo progetto politico che sarà un progetto di interpretazione della realtà. Un nuovo soggetto politico che manterrà la stessa coalizione ma che sappia raccontare la straordinaria stagione di riforme».