Sono tre gli inviti che la presidenza degli intellettuali cattolici iscritti al Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) rivolgono a «quanti hanno a cuore il bene del nostro Paese e dell’Europa». Anzitutto si chiede di «superare ogni tentazione astensionistica per concorrere responsabilmente alla formazione di un’assemblea rappresentativa che sappia offrire il suo contributo alla costruzione di un’Europa equa, solidale e protagonista di politiche di pace». Il Meic chiede poi che «non traggano ulteriore forza le spinte nazionalistiche ed euroscettiche, generate e sostenute dalla terribile crisi economica e sociale». Ultimo auspicio è che non si lavori ad «alimentare forze populistiche e regressive» incapaci di «un positivo contributo per l’effettiva soluzione dei gravi problemi che travagliano l’intera Ue e soprattutto gli Stati membri che si affacciano sul Mediterraneo».