''Credo che in autunno presenteremo un importante piano di privatizzazioni''. Lo ha detto Enrico Letta, durante una conferenza stampa congiunta con il premier greco Antonis Samaras ad Atene.
Il 2014 potrà esser l'anno di svolta per l'Unione europea, perché la Ue ha bisogno di questa svolta'', ha assicurato il premier.
''Deve essere chiaro che i sacrifici non sono sacrifici fini a se stessi, non sono l'obiettivo, ma lo strumento per arrivare alla terra promessa''. Così il premier lodando i sacrifici fatti dal governo greco. La "terra promessa" verso cui tendere è fatta di ''stabilità, crescita e occupazione'', ha detto Letta. La presidenza italiana della Ue del prossimo anno ''lavorerà molto su questo tema''.
''Non ho dubbi: sulla Grecia ci sono stati forti errori della Ue, con strumenti e tecniche sbagliate. Senza modi e tempi giusti che hanno contribuito ad un avvitamento della crisi'', ha detto Letta. Senza questi errori, ''sarebbe stato diverso, avremmo evitato un disastro finanziario e perdita di lavoro'', ha commentato.
''Nel futuro dell'Ue serve una risposta più politica fatta di impegni e risultati: non solo tecnicismi e formule, perché dietro i numeri ci sono le persone e i drammi'', ha spiegato il premier ad Atene dopo l'incontro con il collega Antonis Samaras.VIA LIBERA AL GASDOTTOIl via libera europeo al Tap è "un'ottima notizia, molto importante per Italia e Grecia e che avrà effetti per i prossimi 20 anni". Così il premier Enrico Letta, al termine del suo colloquio con il collega greco, Antonio Samaras. Secondo il premier il gasdotto "sposta il cuore degli hub energetici futuri e rende centrale l'area del Mediterraneo". Questo accordo di fatto aiuterà ad avere "i prezzi dell'energia più bassi, elemento decisivo per l'economia, mentre il processo di costruzione creerà posti di lavoro per le imprese. Aver vinto questa battaglia è molto importante". La Trans Adriatic Pipeline è "fondamentale - ha spiegato Letta - per non dipendere più solo da due fornitori di gas, che insieme alle energie rinnovabili resterà una delle principali fonti energetiche nei prossimi anni. È un'ottima opportunità per l'Italia perché buona parte del gas per l'Europa entrerà dalla Puglia".