La marcia della Pace del 10 dicembre per il cessate il fuoco a Gaza - Perugia Assisi
«Per questo motivo, alla vigilia del 2024, come cittadini di questo Paese e del mondo intero,
rinnoviamo la forte sollecitazione a mettere al centro del dibattito pubblico il ripudio della guerra a partire dalla necessità di bandire non solo l’uso ma anche il possesso delle armi nucleari
. L’Italia ha un ruolo storico e morale da svolgere come promotrice di una cultura di pace in uno scenario che appare sempre più incerto. La consapevolezza dell’irrompere dell’intelligenza artificiale pone, ad esempio, gravi questioni politiche "nel contesto ideologico di un paradigma tecnocratico, animato da una prometeica presunzione di autosufficienza"» (Messaggio di papa Francesco per la 57esima Giornata Mondiale della Pace).
Per i responsabili delle cinque organizzazioni cattoliche
«tale vertigine di onnipotenza conduce, ora, al paradosso di affidare ad un algoritmo la decisione finale dell’arma letale di autodistruzione di massa
. Non è più tempo di sterili polarizzazioni ma di prendere sul serio l’appello di Joseph Rotblat, lo scienziato che si rifiutò di partecipare al progetto Manhattan dell’arma nucleare usata nel 1945 su Hiroshima e Nagasaki: "Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto"».
«Cominciamo, dunque, il nuovo anno con il mese di gennaio dedicato alla pace - si legge nell'appello - affrontando apertamente
la questione dell’adesione dell’Italia al Trattato Onu del 2017 di messa al bando delle armi nucleari
. Una grande occasione per rimettere l’Europa stessa al centro di un processo pace. Cominciamo il nuovo anno anche rivolgendo un forte appello al Governo e al Parlamento affinché il nostro Paese faccia sentire alta e forte la propria voce per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Medio Oriente. La strage degli innocenti va assolutamente fermata. La politica e la diplomazia devono tornare con determinazione ad essere i mezzi per la risoluzione delle controversie internazionali. Similmente chiediamo alle Forze Politiche del nostro Paese di attivarsi affinché
l’Europa sia protagonista, in modo deciso e determinato, di un’azione di pace anche nel conflitto in atto in Ucraina
: la logica delle armi porta solo morte e distruzione».
Emiliano Manfredonia (Presidente nazionale delle Acli)
Giuseppe Notarstefano (Presidente nazionale di Azione Cattolica Italiana)
Matteo Fadda (Presidente dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII)
Gabriele Bardo e Cristiana Formosa (Responsabili nazionali del Movimento dei Focolari Italia)
Monsignor Giovanni Ricchiuti (Presidente nazionale di Pax Christi)