sabato 12 gennaio 2013
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​Meno fondi e poco personale. È la denuncia del direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Marcello Martini. «Mentre aumenta il nostro impegno a causa dell’innalzamento del livello di guardia per i Campi Flegrei, anche noi subiamo gravi tagli. Inoltre per essere realmente operativi ci mancano almeno sette persone tra ricercatori e tecnici». E questo, aggiunge, «proprio mentre siamo preoccupati per la ripresa di un bradisismo intenso ai Campi Flegrei».Quali sono i nuovi impegni?Innanzitutto il bollettino che è passato da mensile a settimanale. Poi abbiamo incrementato le campagne di misurazione, che si aggiungono a quelle della rete automatica di monitoraggio. Inoltre ricordo che noi garantiamo una presenza in sede 24 ore su 24, e dovremmo garantire anche una completa reperibilità. Ma per questa non abbiamo personale sufficiente. Abbiamo anche pochi precari. Così dobbiamo ricorrere al "volontariato" dei colleghi.Torniamo ai Campi Flegrei. Cosa vi ha fatto innalzare il livello di guardia?In primo luogo dopo anni la lenta subsidenza, cioè abbassamento, si è arrestata ed è ripreso un innalzamento del suolo, prima lento ma che negli ultimi mesi si è accelerato, soprattutto da dicembre. Siamo a 3 centimetri al mese. È un elemento di novità che richiede grande attenzione.Potremmo tornare al bradisismo anni ’80 che provocò tanti danni?Siamo ancora lontani. Allora il suolo si alzava di 14 centimetri al mese. Ma dobbiamo vigilare e per questo abbiamo incrementato i controlli. Anche perché ci sono altri segnali.Di che tipo?Si tratta dei parametri geochimici. Si è modificata la composizione delle fumarole con la presenza di anidride carbonica oltre al normale vapore acqueo. E questo potrebbe voler dire un innalzamento del magma.Segno di rischio di eruzione?Attualmente non abbiamo abbastanza segnali per fornire una tempistica anche perché per ora non ci sono fenomeni precursori di attività vulcanica. Dunque escludiamo che in tempi brevi ci possa essere un’eruzione. Mentre non possiamo escludere un accelerazione dell’innalzamento con un evoluzione verso un bradisismo intenso. Che potrebbe essere accompagnato da scosse di terremoto.Violente?Potrebbero arrivare a 4.5 gradi di magnitudo ma soprattutto a poca profondità, essendo di natura vulcanica e non tettonica. Questo sicuramente provocherebbe molti danni.Ma dopo la recente condanna degli scienziati della Commissione Grandi rischi, per il terremoto dell’Aquila, i vostri allarmi saranno ascoltati dalla popolazione?È stata una vicenda molto preoccupante. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro informando la gente, ma le assicuro che viviamo una condizione di grande difficoltà.

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