mercoledì 19 aprile 2023
Giovedì 20 aprile (10,30-13) incontro a Roma della Campagna Abiti Puliti con Cgil, Cisl e Uil, nel decennale della strage sul lavoro in Bangladesh di 1.138 morti. Cosa è cambiato, cosa va fatto
Mai più Rana Plaza. Fabbriche sicure ovunque, dal Bangladesh all'Italia
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A dieci anni dalla strage del Rana Plaza a Dacca, in Bangladesh, la campagna italiana Abiti Puliti assieme a Cgil, Cisl e Uil vuole fare il punto sulla situazione ancora drammatica della sicurezza sui posti di lavoro. Il 24 aprile 2013 a Savar, nell’area della capitale, il crollo di un edificio commerciale di otto piani uccise 1.138 persone e ne ferì gravemente altre 2 mila. Quella fabbrica, come tanti altri stabilimenti tessili in Asia, riforniva i principali marchi della moda occidentali. Da allora molti sono i risultati ottenuti da campagne come quella del movimento internazionale Clean Clothes Campaign e dei suoi alleati: un monitoraggio indipendente e trasparente di più di 1.600 fabbriche con circa 2 milioni di lavoratori, frutto dell’Accordo internazionale per la salute e la sicurezza nell’industria tessile e dell’abbigliamento, esteso anche al Pakistan. Ma ancora è enorme il lavoro da fare, anche per consolidare quanto ottenuto dopo la più grande tragedia sul lavoro nella storia moderna.

L’incontro “Mai più Rana Plaza - Fabbriche sicure ovunque nel mondo, dal Bangladesh all’Italia” che si tiene giovedì 20 aprile dalle 10,30 alle 13 nella sede della Cgil a Roma in Corso d’Italia 25 e in diretta streaming, ha visto gli interventi, moderati dal giornalista di Avvenire Luca Liverani, di Repon Chowdhury, Segretario Generale del Congresso del sindacato libero del Bangladesh (BFTUC) in collegamento; Deborah Lucchetti, Coordinatrice Campagna Abiti Puliti; Giulio Romani, Segretario Confederale CISL; Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL; Gianni Rosas, Direttore Ufficio OIL Italia e San Marino; Michele Montemagno, Punto di Contatto Nazionale; Paolo Pennesi, Generale Ispettorato Nazionale del Lavoro. Concluderà Francesca Re David, Segretaria Confederale CGIL

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