Cabby, la cabina telefonica che il Vis porterà in tour per le scuole per far conoscere le storie dei migranti
La diffusione dei cellulari le ha fatte sparire. Ma le cabine telefoniche suscitano sempre interesse e simpatia, tanto più se si tratta di una delle mitiche telephone box londinesi. Proprio una di queste cabine rosse è stata scelta per diffondere tra i ragazzi informazioni corrette sul fenomeno delle migrazioni e magari gettare semi di tolleranza e solidarietà. Si chiama "Cabby il telefono viaggiatore" il progetto multimediale di educazione alla cittadinanza globale. Alzando la cornetta, è possibile ascoltare la voce dei migranti che raccontano il proprio viaggio. Ma anche interagire con altri contenuti didattici digitali.
Cabby, che è già stata prenotata a settembre in tre scuole del Lazio, girerà oltre che negli istituti scolastici anche negli oratori salesiani e adesso nei centri estivi. Il progetto è del VIS, Volontariato internazionale per lo sviluppo, la ong di cooperazione dei salesiani. Sarà presentato questa sera a Roma, venerdì 5 luglio, nel corso di "Territori diVini", la tradizionale serata di degustazione "enosolidale" di vini italiani e palestinesi, dalle 18,30 alle 22,30 in via Appia Antica, 78, presso il Chiostro del Parco delle Catacombe di San Callisto. I fondi raccolti nella serata, giunta alla XX edizione, serviranno a finanziare le attività del VIS nel mondo a favore di bambini e giovani in condizioni di povertà.
Cabby il telefono viaggiatore si propone come strumento di sensibilizzazione sui temi della migrazione e punta a far vivere l’esperienza diretta del viaggio di una persona migrante. Attraverso la cornetta si potrà ascoltare la voce di una persona migrante che racconta la propria esperienza. Inoltre, sarà possibile accedere agli altri contenuti multimediali attraverso uno schermo che proporrà di giocare online, di interagire con il kit didattico in realtà aumentata e di guardare i video.
Cabby nasce nell'ambito del progetto VIS Humanitarian Corridors finanziato dal fondo europeo AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund) con capofila la Comunità Papa Giovanni XXIII, e il cui scopo è far sì che le persone migranti da Libano ed Etiopia che hanno bisogno di protezione umanitaria possano pienamente godere del diritto di asilo.
Gli obiettivi di Humanitarian Corridors, in particolare, consistono nel tracciare un percorso regolare per i migranti, preparare le comunità ospitanti al loro arrivo e preparare le persone migranti stesse con una formazione pre e post partenza per favorire il processo di integrazione. Il VIS in questo progetto è maggiormente coinvolto nella formazione che precede la partenza dall’Etiopia, Paese in cui è presente e opera dal 1998. Una componente importante del progetto è quella di educazione alla cittadinanza globale e di sensibilizzazione, portato avanti dal VIS anche con attività nelle scuole, di cui fa parte Cabby Telefono Viaggiatore.