Elena con le colleghe
Ci sono persone che nascono con qualcosa in più: nel caso di Elena Roda, si tratta di un cromosoma e di uno spiccato senso estetico. Una dote, quest’ultima, che è emersa immediatamente, durante i laboratori del progetto Cuorarreda, che ha coinvolto i giovani con sindrome di Down che fanno parte della grande famiglia bolognese dell’Associazione d’iDee. Questi sperimentano la propria autonomia trascorrendo alcuni periodi di convivenza nella “Casa delle iDee”, durante i quali pensano a tutto, dalla spesa alle pulizie. Poi, qualche mese fa, si sono messi alla prova inaugurando il bed&breakfast “La via delle idee”. Ora, si aggiunge un altro tassello al loro importante percorso di inserimento sociale e di valorizzazione delle competenze.
Ha inaugurato a Bologna, infatti, Cuorarreda, a metà tra il negozio di fiori e la bottega artigiana: si trova proprio sotto i celebri portici, divenuti da poco Patrimonio dell’Unesco. Promotrice dell’iniziativa, insieme alla presidente dell’associazione, Rosanna De Sanctis, psicologa, che da anni si dedica al benessere di persone con sindrome di Down, è Daniela Natali. Una laurea in Scienze politiche nel cassetto, un passato da dipendente in un’azienda operante nel campo della sostenibilità ambientale, questa sua passione per il verde ha trovato una direzione propria quando, per conciliare la professione con la cura della famiglia, ha aperto col marito un agriturismo sulle colline emiliane. In esso ha avviato le attività laboratoriali per bambini, che hanno costituito il primo nucleo di Cuorarreda, creando oggetti decorativi con materiali di recupero, piante, fiori, stoffe, suppellettili dismesse. «Design affettivo», lo definisce.
L’attività aveva subito uno stop, dovuto alla pandemia. Ma questa inaspettata interruzione l’ha condotta all’incontro con l’Associazione d’iDee. I suoi laboratori, svolti nella “Casa delle iDee”, hanno assunto un’importante valenza di inclusione sociale e valorizzazione delle competenze degli ospiti. Elena Roda, 36 anni e impegnata nell’associazione dal 2003, si è subito fatta notare per il suo raffinato gusto estetico. Da qualche giorno, insieme alla sua mentore, è l’abile padrona di casa del negozio fisico Cuorarreda.
Senza alcuna timidezza accoglie i clienti e gli ospiti, che entrano per curiosare. La ragazza ci sa fare, col pubblico: alle spalle ha già l’esperienza di uno stage a Fico (il parco alimentare di Eataly) e dell’accoglienza degli ospiti del b&b. Illustra con disinvoltura le caratteristiche delle fresie, i suoi fiori preferiti, assembla con maestria una composizione e sogna di poter tenere, in negozio, laboratori per bambini, che ama quanto le piante. Oltre alla vendita al dettaglio, Cuorarreda punterà molto sugli eventi: secondo Daniela Natali, il business principale saranno gli allestimenti aziendali, quelli per compleanni e matrimoni, le bomboniere solidali e i gadget.
«Lavorare con i ragazzi di Associazione d’iDee è stata ed è un’esperienza bellissima, oltre che un nuovo punto di partenza dopo il bivio che ha rappresentato per tutti noi l’esperienza del Covid», dice. Per ora, quello di Elena sarà un tirocinio di 20 ore a settimana, con la prospettiva di un’assunzione a tutti gli effetti: «Ogni ragazzo può dare il suo contributo e riuscire bene in un ambito professionale, se è quello giusto. Superiamo il pregiudizio del “lavoretto” e concentriamoci nell’inclusione vera», osserva la presidente Rosanna De Sanctis. Elena annuisce, sorride e fa entrare il prossimo cliente.