"Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se ne accorgerebbe. È un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo. La scatola di tonno è vuota. Ripeto: la scatola di tonno è vuota". Lo scrive oggi Beppe Grillo sul suo blog, in un post in cui chiede se il Parlamento abbia "ancora un senso. Va riformato, abolito? Una cosa è certa, oggi non serve praticamente a nulla".E giù una serie di considerazioni che hanno scatenato reazioni di protesta da molti rappresentanti politici e delle istituzioni. "Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il Paese, per la sua immagine all'estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole più sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S", dice Laura Boldrini. "Le parole di Grillo sul parlamento sono inaccettabili. Definire il parlamento "tomba maleodorante" esprime una cultura autoritaria e fascista. Sono quasi le stesse parole usate da Mussolini nel discorso del bivacco. Non possiamo abituarci a tale linguaggio", ha detto il viceministro dell'Economia Stefano Fassina (Pd). Parla di "terrorismo linguistico" e incova l'intervento del presidente Napolitano il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta..
Dure reazioni del mondo politico per l'attacco del leader 5Stelle che definisce il sistema legislativo italiano «la tomba maleodorante della Seconda Repubblica». Boldrini: scomposto e offensivo, danno per il suo movimento.
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