giovedì 2 maggio 2013
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"Festeggiare il Primo Maggio è uno stanco rito assolutorio dei responsabili, di sindacati complici, di 'prenditori' di appalti pubblici di Confindustria, di partiti che hanno occupato lo Stato. È la celebrazione di Caporetto e dell'otto settembre", che ha "il profumo rancido del 2 novembre dei lavoratori". Così Beppe Grillo sul suo blog."Il primo maggio era la festa dei lavoratori. Ora è la festa dei disoccupati e del concertone a Roma. C'erano un tempo 'panem et circences', sono rimasti i circences, ma solo una volta all'anno con in tribuna, al postodi Caligola o Diocleziano, i reggenti della Triplice Sindacale". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, in un post dal titolo 'Gli struzzi del Primo Maggio."Chiude un'azienda al minuto, la disoccupazione giovanile 'ufficialE' ha raggiunto il 38,4%. L'Italia è diventata una Nazione di cassintegrati, esodati, disoccupati, precari e emigranti. È un travaso di sangue, di intelligenze - scrive il leader del Movimento 5 Stelle - L'Italia è la seconda nazione europea per numero di emigrati dopo la Romania. Il Paese si regge sul nulla. Chiacchiere e inciucio"."Il primo maggio "è la celebrazione di Caporetto e dell'otto settembre a reti unificate. Un'allegria di un giorno che ha il profumo forte e rancido del 2 novembre dei lavoratori. La Cgil ha detto che 'è un fatto positivò che il Nipote di suo Zio abbia 'toccato molti punti che sono stati sollevati anche dai sindacatì. Prosit", conclude Grillo.Laura Boldrini Di tutt'altro tenore le parole di Laura Boldrini. La presidente della Camera, intervenuta a Portella della Ginestra, in Sicilia, ha detto che occorre "restituire dignità al lavoro significa anche che di lavoro non si deve più morire. Vale per l'Italia, dove è cresciuta solo di recente (e non ancora abbastanza) l'attenzione agli incidenti, spesso letali, che si ripetono con frequenza inaccettabile. E vale per le lavoratrici e i lavoratori di tante parti del mondo". Laura Boldrini ha fatto riferimentio "all'immane strage avvenuta una settimana fa a Dacca, in Bangladesh" con oltre 400 morti. "Una strage - ha aggiunto - che segna la storia mondiale del lavoro, e che da noi è stata 'archiviata' alla svelta: forse perché è avvenuta in un Paese lontano dai centri del potere mediatico, forse perché si considera accettabile, 'normale', che i moderni schiavi muoiano a centinaia"."L'emergenza lavoro" fa sì che "la vittima diventi carnefice, come purtroppo è successo nei giorni scorsi davanti a Palazzo Chigi", ha concluso la presidente della Camera.

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