martedì 19 marzo 2024
A San Giovanni Rotondo, l'associazione aiuta le persone con disabilità o gli anziani con attività che promuovono l'inclusione e l'autonomia. Il Presidente Leuzzi: aiutiamo a far valere i loro diritti
Con “Gli amici di San Pio” i fragili e le loro famiglie sono meno soli

Ansa

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Migliorare la vita delle persone con disabilità, per costruire una società sempre più inclusiva ed accogliente. Non a caso il logo è formato da tante mani colorate che sorreggono una persona in sedia a rotelle. Con questo obiettivo sono nati a San Giovanni Rotondo “Gli amici di San Pio”, un'associazione di promozione sociale che intende migliorare la vita delle persone con disabilità. Un organismo che, attorno alla figura di Francesco Forgione e dei suoi valori, si impegna a offrire un ambiente sicuro, inclusivo e rispettoso, dove le persone possano sentirsi valorizzate, supportate e comprese. Attraverso una vasta gamma di servizi, programmi e iniziative, lavorano per rimuovere le barriere, promuovere l’accessibilità e sensibilizzare la società sulle questioni legate alle disabilità, avendo come punto di riferimento Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) a cui sono federati. Un’idea che nasce da un’esperienza personale del suo attuale presidente, Serafino Graziano Leuzzi.

«Dopo un ictus - spiega - ho deciso di guardare la vita con occhi diversi. Ora mi dedico a chi vede i propri diritti troppo spesso negati». Il suo mito era lo chef Cannavacciuolo, perché il suo sogno era quello di aprire un ristorante. Non a caso uno dei progetti più significativi si chiama “Il mio giorno da Chef”, un contest per disabili con talenti amatoriali in cucina per esprimere la propria capacità culinaria, ispirandosi alla tradizione e al concetto di convivialità. «Un evento - ricorda Leuzzi - che è arrivato alla sua seconda edizione e che ha riscosso e sta riscuotendo grande successo. Una festa in piena regola che permette di riconoscere una manualità dimenticata e che richiama quel senso di disabilità di cui le persone disabili e le loro famiglie ne hanno assoluto bisogno. La solitudine, del resto, è uno dei nemici da contrastare, anche per le persone anziane per le quali organizziamo attività ricreative che regalano sorrisi e offrono sostegno».

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