Decine e decine di naufraghi della Costa Concordia sono tornati sull'Isola del Giglio, un anno dopo il disastro del 13 gennaio 2012, per ringraziare la popolazione per i soccorsi ricevuti. Sono arrivati da varie parti d'Italia ma anche dall'estero: insieme a toscani e lombardi, sardi e siciliani sono giunti anche americani, olandesi, ma anche francesi e spagnoli. È un "pellegrinaggio della memoria", come lo ha definito qualche ex passeggero, e tutti, appena sbarcati al porto, intervistati dai giornalisti di mezzo mondo, rievocano la paura di quella notte e raccontano di portarsi dietro ancora l'ansia di quei momenti e di esserne rimasti traumatizzati probabilmente per sempre. Per ringraziare per la solidarietà e l'ospitalità sono tornati al Giglio due allora neo sposi, Giuseppina Beccu e Marco Deiana, residenti nella provincia di Olbia, che un anno fa erano da poco saliti sulla Costa Concordia per il loro viaggio di nozze. Ora, nel primo anniversario del naufragio, sono arrivati con i genitori e alcuni parenti, portando con loro alcuni prodotti tipici sardi da regalare ai gigliesi che li soccorsero. È tornata appositamente anche Clara Stara da Cagliari insieme ad un'amica per ringraziare "quella signora del negozio vicino al porto che in quella notte mi regalò una coperta". Tutti gli ex naufraghi, italiani o stranieri, ripercorrono davanti alle telecamere, ai fotografi e ai taccuini dei giornalisti quei momenti carichi d'ansia, paura e panico ma soprattutto vogliono ringraziare i gigliesi. Sull'isola ci sono anche i parenti di alcune delle vittime, che così hanno voluto ricordare i loro cari. E ci sono i familiari delle due personem tra le 32 vittime, di cui ancora il mare non ha restituito i corpi.Un omaggio in musica ai gigliesi per la solidarietà dimostrata ai naufraghi della Costa Concordia, domani, sarà quello dei solisti del Festival MusicalGiglio, in un concerto per archi nella chiesa di San Pietro a Giglio Castello.
Decine di passeggeri sono tornati sull'isola che li accolse e li rifocillò nella tragica notte in cui persero la vita 32 persone. Domenica un concerto in chiesa.
Nella tragedia storie di fede e perdono (Lucia Bellaspiga)
Per la Concordia troppe metafore, ora corriamo il rischio della pietà di Alessandro Zaccuri
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