mercoledì 17 novembre 2010
Oggi tutto il mondo studentesco scende in piazza. In 100 città d'Italia. Ma anche nel resto d'Europa. Si celebra, infatti, la 71ma Giornata internazionale per il diritto allo studio, per ricordare quel 17 novembre del 1939 quando durante una manifestazione di migliaia di universitari cecoslovacchi contrari alla guerra, alcuni di loro furono arrestati e giustiziati dai nazisti. Nel capoluogo lombardo danneggiate le vetrine. In Sicilia lanci di uova.
COMMENTA E CONDIVIDI
Dietro allo striscione «Siamo tutti sulla torre. Diritti per tutti» è partito da largo Cairoli a Milano un lungo corteo degli studenti delle scuole superiori e delle università per la mobilitazione nazionale del «No Gelmini Day». La manifestazione percorrerà le vie del centro, per dirigersi poi al provveditorato agli studi in via Ripamonti. Da lì una delegazione di studenti raggiungerà via Imbonati, nella periferia nord della città, per portare la solidarietà del mondo della scuola ai tre immigrati che da una decina di giorni stanno protestando sulla torre dell'ex Carlo Erba. Numerosi i cori contro il ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini e contro i tagli all'istruzione. «Dovete darci il denaro» è uno degli striscioni comparsi nel corteo.Per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini «la protesta ripropone vecchi slogan di chi vuole mantenere lo statu quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento». «Bisogna avere il coraggio di cambiare - ha detto il ministro - È indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale».Momenti di tensione si sono registrati a Milano. La vetrina della filiale di Banca Fideuram, in corso di Porta Romana, in centro, è stata danneggiata a colpi di mazza da alcuni ragazzi incappucciati. Nell'ingresso dell'istituto alcuni cittadini hanno assistito, impauriti, all'attacco, mentre i giovani colpivano più volte la vetrata, infrangendola in più punti. Numerose scritte con vernice spray sono state lasciate sulle vetrine di banche e negozi lungo il corteo organizzato oggi a Milano dal coordinamento dei collettivi studenteschi per il «No Gelmini Day», contro i tagli alla scuola. Ragazzi con il viso coperto hanno tracciato scritte come «La crisi ve la creiamo noi» e «Assassini, m....» sulle vetrine delle filiali della Monte dei Paschi di Siena in largo Cairoli, della Banca Popolare di Lodi in via Orefici e della Bpm e Banca d'Etruria in via Mazzini. Gli imbrattatori hanno colpito anche su alcuni negozi all'inizio di via Torino. Numerosi i fumogeni accesi, uno dei quali in piazza Missori ha incendiato un piccolo distributore di annunci in carta. Durante la manifestazione, a cui stanno partecipando migliaia di ragazzi, è stato anche distribuito un volantino contro la polizia. Il foglio fa riferimento al 6 novembre scorso quando, si spiega, un agente sparò a un'auto nel quartiere Ticinese che non si fermò all'alt e, secondo quanto riferito poi dalla questura, tentò di investire il poliziotto. Nel volantino è scritto: «La polizia spara», e dopo aver ricostruito quanto accadde il 6 novembre aggiunge che «la polizia è una minaccia organizzata contro le nostre vite. Riprendersi le strade oggi e liberare il territorio da chi in armi lo occupa è una questione vitale. Organizziamoci contro la polizia».ROMA: IL CORTEO PARTITO DALLA SAPIENZA«Quale futuro tra queste macerie?» é questa la scritta sullo striscione calato dagli studenti dalle colonne all'entrata dell'università La Sapienza di Roma, in occasione della partenza del corteo a Roma contro i tagli all'istruzione. Gli studenti hanno anche simbolicamente recintato l'entrata dell'ateneo con il tipico nastro bianco e rosso che si usa per limitare le aree a rischio di macerie. A terra sono stati esposti sacchi contenenti calcinacci. Gli universitari, che sfilano in centinaia dietro lo striscione «La loro in-stabilità solo macerie per l'università», hanno annunciato che confluiranno nel corteo degli studenti medi concentrati a piazza della Repubblica. I manifestanti hanno cercato di raggiungere piazza Montecitorio e non piazza Navona, che è l'unica destinazione autorizzata per il corteo.A PALERMO CORTEI STUDENTI MEDI E UNIVERSITARIStudenti in piazza anche a Palermo nel giorno della mobilitazione nazionale indetta contro la riforma della scuola e il disegno di legge sull'università, che sarà discusso nei prossimi giorni alla Camera. Da piazza Politeama partirà il corteo degli studenti medi, mentre da via Archirafi quello organizzato dal coordinamento "studenti indisponibili" dell'ateneo palermitano. I due cortei sfileranno per le vie del centro cittadino per congiungersi all'altezza dei Quattro Canti in corso Vittorio Emanuele, proseguire verso piazza Marina, dove ha sede il rettorato, e risalire fino alla cittadella universitaria, in viale delle Scienze, dove si concluderà la manifestazione. Ad aprire il corteo degli studenti medi sarà uno striscione con scritto "Non contate sul nostro silenzio ma solo sulla nostra rabbia ", in testa a quello degli universitari "Riprendiamoci il futuro contro i tagli e il ddl Gelmini ". Anche la Flc-Cigl ha aderito alla protesta proclamando per oggi uno sciopero di 4 ore negli atenei. Gli aderenti al sindacato di scuole e istituti professionali, invece, incroceranno le braccia per un'ora. I liceali hanno lanciato uova contro il Banco di Sicilia, «un'azione - spiega il coordinamento - per ribadire che questa crisi gli studenti non la vogliono pagare». PISA, TENSIONI TRA STUDENTI E AGENTI POLIZIAMomenti di tensione, stamani, durante il corteo di studenti e lavoratori del mondo della scuola che a Pisa stanno manifestando contro il ddl Gelmini. Nei pressi della sede di Confindustria un gruppo di studenti medi si è staccato dal corteo e ha provato a forzare il blocco della polizia per raggiungere la sede, uscendo così dal percorso autorizzato. Ci sono stati alcuni momenti di tensione in cui gli agenti hanno contenuto l'azione degli studenti con una carica di alleggerimento; due persone, tra cui una studentessa, sono rimaste contuse.BARI, STUDENTI IN CORTEO CONTRO RIFORMA GELMINIDiverse centinaia di studenti delle scuole superiori e dell'università stanno sfilando in corteo attraverso le strade del centro di Bari per la giornata di mobilitazione nazionale contro la riforma Gelmini. Al suono dei tamburi che ritmano gli slogan contro il ministro e sulle note di 'Bella ciao', il corteo è partito dalla piazza antistante l'ateneo Barese e sta procedendo a zig zag per le vie del centro per raggiungere la piazza della Prefettura. I testa al corteo gli studenti hanno issato una grande croce di cartone, ricoperta da foto di studenti e da un libro, che raffigura la morte dela cultura e dello studio. In testa al corteo sfila anche l'assessore regionale pugliese per il diritto allo studio, Alba Sasso.FIRENZE, IN CORTEO CAMICI BIANCHI E COLTELLO ANTITAGLICirca 5mila persone secondo la Cgil (2.500 secondo la questura) stanno prendendo parte al corteo di protesta contro la riforma Gelmini dell'università, organizzata dallo stesso sindacato, in collaborazione con gli studenti. Nell'ambito della manifestazione, partita da piazza San Marco, sfilano molti studenti e ricercatori e docenti dell' Università. In testa al corteo un cartello trafitto da un grande coltello con la scritta 'Patto sociale, profitto per i padroni, sfruttamento e repressione per tutti gli altri'. Singolari proteste sono messe in campo all'interno della manifestazione dai ricercatori di biologia e fisica che partecipano indossando camici bianchi con la scritta«'Università pubblica, condizioni gravissime» e i lettori di lingua dell'università che espongono cartelli con la scritta «Più democrazia, più università in 25 lingue». Breve sosta davanti al liceo classico Michelangelo dove alcuni manifestanti hanno gridato contro il preside Primerano per le denunce da lui presentate dopo i danni subiti dall'istituto durante l'occupazione. Numerose le sigle partecipanti, tra cui Rifondazione, Verdi, Studenti di sinistra, Giovani democratici, oltre ai numerosi collettivi delle facoltà.TORINO, STUDENTI OCCUPANO BINARIAlcuni binari della stazione di Torino Porta Nuova sono stati occupati dagli studenti. Tra gli striscioni : «Gelmini, credevi fosse la fine ma questo è solo l'inizio».CAGLIARI, ANCHE PROTESTA PASTORI A CORTEO STUDENTIAnche decine di bandiere del Movimento pastori sardi nel corteo degli studenti delle superiori e degli universitari in piazza a Cagliari per protestare contro i tagli del Governo. Al grido di «Scuola pubblica, scuola pubblica», «Chi non salta la Gelmini è», «Pastori siamo con voi», in centinaia si sono ritrovati in piazza Garibaldi per sfilare lungo le principali strade della città. Il serpentone è partito alle 10.15 e si è diretto verso la via Roma, sede del Consiglio Regionale, ormai tradizionale meta delle manifestazioni nel capoluogo bloccando il traffico davanti al porto. Dopo una sosta di fronte anche al palazzo municipale e un incontro con il leader dei pastori, Felice Floris, gli studenti hanno raggiunto piazza del Carmine, meta finale della manifestazione. In mattinata vi è stata anche la mobilitazione dei ricercatori universitari con un'assemblea in Rettorato.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: