Sono 2.941 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 192 in più di ieri. Lo ha detto il commissario per l'emergenza Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione Civile. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 414. Nel complesso sono 26.062 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a lunedì di 2.989. Il numero complessivo dei contagiati, comprese le vittime e i guariti, ha raggiunto i 31.506. Sono 345 le persone decedute oggi in Italia e risultate positive al coronavirus.
Per affrontare la carenza di posti letto in terapia intensiva a Bergamo sarà installato un ospedale da campo degli alpini. Intanto ieri sono stati trasferiti dalla Lombardia in altre regioni 50 pazienti in terapia intensiva.
È ancora "prematuro fare delle previsioni sulle diffusioni del virus al Sud e per poter esprimere dei giudizi", detto il commissario Borrelli in conferenza stampa, ribadendo che "quello che è importante è limitare la mobilità e stare più possibile a casa, perché questo è l'unico modo che ci permette di ridurre" la diffusione del virus.
Il dato di oggi di vittime e contagiati da coronavirus in Italia, ha aggiunto Borrelli, "credo sia nel trend dei dati di questo periodo. La prossima settimana potremo avere dei dati adeguati in relazione alle misure adottate".
Per quanto riguarda la carenza di mascherine, un fatto ormai mondiale, Borrelli ha affermato: "Ci sono molte aziende che hanno dato disponibilità a produrre mascherine per personale non sanitario e credo che con l'entrata in vigore del decreto avremo presto aziende in grado di produrre mascherine per la popolazione"
Appello alla Ue: unita contro il Coronavirus
Sul coronavirus "l'Europa dovrebbe adottare quanto più possibile misure congiunte, non è possibile fermare questo virus con misure tradizionali. Più unificata la risposta più efficace la difesa della popolazione. Non solo come misure di contenimento, ma anche come informazioni da condividere". Lo ha detto Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) alla conferenza stampa alla Protezione civile.
Lo stesso concetto è stato espresso anche sul fronte economico dal premier Giuseppe Conte: "Se procederemo divisi la risposta sarà inefficace e questo ci renderà deboli ed esposti alle reazioni dei mercati". Lo ha sottolineato nel corso della video conferenza con i capi di Stato e di governo del Consiglio Ue, svoltasi questo pomeriggio per discutere della crisi che sarà anche economica.
Conte ha poi aggiunto: "Dobbiamo assicurare ai nostri cittadini le cure mediche necessarie e la protezione sociale ed economica di cui hanno bisogno. Non ci sono alternative". Tra gli strumenti possibili il premier ha indicato i 'coronavirus bond' o anche un fondo di garanzia europeo in modo da finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie.
Il presidente francese Macron, ha confermato nel Consiglio europeo di oggi che la Francia invierà in tempi brevissimi un milione di mascherine all'Italia. L'invio comprenderà anche 20.000 copricamice e 240 tute di protezione. La decisione francese "è un'ulteriore dimostrazione della solidarietà francese ed europea di fronte alla crisi del Covid 19"
In Lombardia quasi a zero i posti letto in terapia intensiva
In Lombardia la situazione è molto critica critica, lo conferma oggi l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, che ha detto: "Noi lavoriamo sulle ore. Ieri eravamo quasi a zero posti letto di terapia intensiva. Quando alle dieci è arrivata la notizia di questi trenta respiratori dalla Croce Rossa, mi sono quasi messo a piangere per la tensione della giornata e per la bellissima notizia". Si continua a lavorare per l'ospedale nella Fiera di Milano, e il recupero dei respiratore necessari "deve avvenire nei prossimi tre quattro giorni, almeno l'ordine, non si può aspettare settimane".
Da domani ci saranno "16 nuovi posti di terapia intensiva all'ospedale San Carlo, e altrettanti saranno pronti fra meno di 7 giorni", ha scritto su Fb l'assessore al Welfare lo ha scritto sulla sua pagina Facebook, mostrando alcune immagini. "Lì, dove fino a ieri c'erano i reparti di degenza, oggi ci sono gli operai che lavorano".
Parti sicuri alla Mangialli di Milano, anche per donne positive
Tre box per il parto dedicati alle donne positive o sospette al Covid-19, 10 posti letti riservati e un piano per trasformare una sala operatoria ginecologica in un reparto con 14/16 letti di terapia intensiva. Anche la Mangiagalli di Milano, uno dei presidi materno-infantili più importanti di Italia, ha adottato una serie di misure per affrontare l'emergenza coronavirus. Da una parte sono stati allesti percorsi sicuri per tutte coloro che sono negative al virus. Dall'altra sono stati allestiti 10 post letto in isolamento, ora tutti occupati, per le donne "positive asintomatiche" in gravidanza o neo mamme. Per il loro parto sono stati riservati 3 box isolati. Le donne gravi, invece,vengono trasferite nei letti di rianimazione al Policlinico. Inoltre, da quanto si è saputo, si sta lavorando per
trasformare una sala operatoria di ginecologia in un reparto di terapia intensiva per Covid-19 con 14/16 posti letto, che sarà pronto nei prossimi giorni.
Va avanti il progetto di un ospedale alla Fiera di Milano
Intanto il commissario è al lavoro sul progetto Fiera. "Guido Bertolaso se ha accettato questa sfida è perché ritiene di portare il suo contributo, noi glielo abbiamo chiesto e lui lo ha fatto. Ma veramente in sinergia", ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera ad Agorà, parlando appunto dell'Ospedale temporaneo nella Fiera di Milano. "Consentitemi di apprezzare il lavoro del Governo anche rispetto alla deroga sulle assunzioni del personale medico, anche dall'estero. Questa è una grande squadra dove ognuno fa quello che può. Se qualcuno può dare di più è a servizio di tutti". E a proposito del progetto Fiera, Moncler comunica la volontà di mettere a disposizione 10 milioni di euro per potere avviare l'Ospedale temporaneo in tempi brevissimi, con oltre 400 posti di terapia intensiva.
"Il nuovo ospedale in Fiera a Milano è un'ottima idea, che però va raccordata sul piano nazionale. Abbiamo proposto a Fontana di potenziare il sistema Cross della Protezione civile, che oggi funziona con la solidarietà delle Regioni per spostare i malati. Vogliamo rafforzarlo come sistema di Stato con diversi siti nazionali, a partire dall'ospedale della Fiera". Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia alla Protezione civile sulla videoconferanza con il governatore Attilio Fontana e il commissario Domenico Arcuri.
"Bertolaso (consulente di Fontana, ndr) una volta insediato si raccorderà con Arcuri e Borrelli per dirci quale caratteristica deve avere quell'ospedale. Aspettiamo le proposte di Bertolaso. Quelli della Fiera saranno considerati posti di terapia intensiva italiani, non lombardi. Il governatore della Toscana Rossi ha già avviato un'operazione simile con 280 posti, in serata è arrivata la disponibilità di Emiliano dalla Puglia. Daremo i ventilatori che servono a questi siti, che definiamo Cross e saranno a disposizione di tutto il Paese. A Fontana abbiamo ribadito il massimo impegno del governo".
Bergamo, «Situazione drammatica al Giovanni XXIII»
Sono tutti occupati gli 80 letti di terapia intensiva riservati ai pazienti ricoverati in gravi condizioni per il Coronavirus all'ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, la zona più colpita dall'epidemia. Per i malati che avranno bisogno di ventilazione ed ossigeno si farà ricorso alla rete delle terapie intensive italiane.
A questo punto l'Azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo definisce "drammatica la situazione del Pronto Soccorso, che ieri ha registrato 39 ricoveri e 6 trasferimenti all'Istituto Palazzolo e oggi vede altrettanti pazienti trasferiti e almeno 40 nuovi ricoverati". I pazienti trasferiti nella giornata di oggi sono stati 15 con sintomi lievi, due dei quali provenienti da San Giovanni Bianco, destinati a strutture socio sanitarie e un paziente intubato inviato fuori provincia.
Dopo l'arrivo del personale militare nella giornata di ieri, sono 12 gli operatori della Croce rossa arrivati al Papa Giovanni, di cui 4 infermieri. I medici e gli psicologi del Dipartimento di salute mentale e della psicologia offrono un supporto psicologico agli operatori che lo richiedano.
Morto a Bergamo il primo medico di famiglia contagiato
Morto a Bergamo il primo medico di famiglia contagiato da Covid-19. Mario Giovita, 65 anni, era stato ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII nei giorni scorsi. Le sue condizioni di salute, stando a quanto si è appreso, sono peggiorate rapidamente e il decesso è avvenuto per le complicanze del Coronavirus. A Bergamo i medici di famiglia contagiati sono 100, dicono dalla federazione medici di medicina generale (Fimmg), di cui alcuni in gravi condizioni
Morti due dipendenti delle Poste
Due dipendenti di Poste italiane sono morti nei giorni scorsi nel Bergamasco. Ne dà notizia un comunicato della Slc Cgil. "Sono già due i lavoratori postali che hanno perduto la vita a causa del contagio da Covid-19 - afferma Marisa Adobati della segreteria - il primo è morto venerdì scorso e il secondo è scomparso lunedì. Entrambi avevano lavorato fino a pochi giorni fa, uno in un centro di recapito e l'altro in un ufficio postale di due comuni della provincia di Bergamo. Ora basta, è ora di chiudere gli uffici postali". A seguito di entrambi i casi di decesso, i due luoghi di lavoro sono stati sottoposti a sanificazione.
Carceri, 15 agenti positivi in Lombardia. «Si rischia la catastrofe»
Sono oltre 15 i casi positivi accertati di coronavirus tra gli agenti di polizia penitenziaria nelle carceri della Lombardia. Lo fa sapere Aldo Di Giacomo, segretario del Sap, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. "Siamo preoccupatissimi per l'incolumità dei colleghi - sono le parole di Di Giacomo - e siamo spaventati perché se il contagio da Covid-19 dovesse arrivare in carcere, sarebbe una catastrofe, sia dal punto di vista sanitario che per la sicurezza".
Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) intanto conferma la positività al Covid-19 di un detenuto nella Casa circondariale di Voghera. E in una nota spiega che "si tratta di uno dei rari casi, 10 fin qui, di positività che sono stati riscontrati fra i detenuti sull'intero territorio nazionale dal 22 febbraio scorso". L'uomo è ricoverato presso l'ospedale civile cittadino.Dal momento dell'esito del tampone, "i suoi compagni di cella sono stati posti in quarantena precauzionale per 14 giorni, come impongono le disposizioni sanitarie vigenti, e l'intera sezione è stata isolata. Ai detenuti è stata spiegata la situazione, che è stata compresa e accettata".
La Croce rossa italiana dona 40 respiratori alla Lombardia
La Croce rossa italiana ha donato alla Regione Lombardia 40 respiratori e diverse attrezzature per la terapia intensiva. Sono stati consegnati oggi alla Fiera di Rho. "Il Comitato Regionale di Croce Rossa Lombardia - dichiara il presidente Arosio - è impegnato quotidianamente sul campo con 25.000 volontari, di cui 12000 attivi sulle ambulanze e gli altri in servizi psicosociali, a sostegno della popolazione. Sperimentiamo tutti i giorni, nei nostri servizi, la gravità della situazione e per questo vogliamo contribuire concretamente a rendere operative nuove postazioni di terapia intensiva in Lombardia"
50 milioni per dare cibo ai poveri
In arrivo 50 milioni per assicurare il recupero delle eccedenze alimentari e favorirne la distribuzione gratuita agli indigenti anche durante l'emergenza Coronavirus. Lo prevede una norma del decreto 'Cura Italia' varato ieri dal governo, che incrementa il Fondo apposito istituito dal 2012 per finanziare i programmi di distribuzione del cibo attraverso le organizzazioni caritatevoli.
In Toscana oltre mille persone in cura
Sono 187 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, dunque sale a 1.053 il numero totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza. Tra questi, 17 decessi, sette guarigioni virali (i cosiddetti "negativizzati"), cinque guarigioni cliniche. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.024. Lo riferisce la Regione Toscana precisando che "spetterà in ogni caso all'Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte affette da più patologie". Per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, ad oggi sono in totale 472, di cui 143 in terapia intensiva. Risultano invece 8.980 le persone in isolamento domiciliare di cui 4.170 prese in carico attraverso i numeri dedicati attivati da ciascuna Asl. Gli altri 4.810 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi.
"Siamo l'unica regione che fa autoproduzione di mascherine, camici, occhiali - ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi - e ringrazio gli imprenditori della Toscana che ci danno una mano. Al netto delle mascherine fornite dalla Protezione civile, che molti operatori sanitari giudicano inadeguate, oggi nei nostri ospedali abbiamo distribuito 47mila mascherine. Domani ne forniremo 20mila a medici e pediatri e 50mila in ospedali insieme a 11mila camici. La Toscana riuscirà a autoprodurre entro venerdì 100mila mascherine e per martedì della prossima settimana arriveremo a ben 150mila".
Veneto a quota 2.923 contagiati, altre vittime
Sono 219 i nuovi casi di positività al Coronavirus registrati in Veneto nelle ultime ore, per un totale di 2.923 contagiati dall'inizio dell'emergenza. Lo riferisce l'ultimo bollettino della Regione Veneto. Crescono purtroppo anche le vittime: rispetto a stamane sono 9 i decessi in più, e il dato complessivo sale a 89. I malati ricoverati in area non critica sono 593, quelli in terapia intensiva 177 (+6). I soggetti in isolamento domiciliare sono 8.658. Anche in questo ultimo report la casella dei nuovi casi per il cluster di Vò segna zero.
Aumentano i decessi nelle Marche
Si aggrava nelle Marche il bilancio dei morti correlati al coronavirus e raggiunge quota 91. Alle 69 vittime registrate fino a ieri si aggiungono infatti altri 22 decessi: 14 avvenuti oggi e altri otto risalenti ai giorni scorsi per i quali la diagnosi, precedentemente dubbia, è stata confermata. Primo morto in provincia di Ascoli Piceno, un 88enne di Ascoli ricoverato a San Benedetto del Tronto. Lo fa sapere il Gores (Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie). Fino ad oggi sono deceduti 69 uomini e 22 donne: 74 domiciliati in provincia di Pesaro Urbino, 10 in quella di Ancona, 3 a Macerata, 3 a Fermo e 1 ad Ascoli Piceno. Nel 98,9% dei casi presentavano patologie pregresse e l'età media dei morti è finora di 80,2 anni.
Prosegue la mobilitazione di Onlus, Ong, aziende
La Fondazione Francesca Rava ha consegnato al Policlinico di Milano di un ecografo per la terapia intensiva donato da General Electric Healthcare. I tecnici GE sono al lavoro per l'immediata messa in funzione dell'apparecchio, che grazie alla sua duttilità e all'elevata qualità dell'immagine è particolarmente adatto per lo studio di cuore e polmoni in reparto di terapia intensiva.
L’organizzazione umanitaria Oxfam, molto attiva in Yemen e in altri Paesi africani in crisi, sta ora operando anche in Italia per sostenere ospedali e personale sanitario. Inoltre sta potenziando un servizio on line per le scuole italiane per non lasciare indietro gli studenti più fragili. Infine ha attivato servizi a distanza per la corretta informazione di cittadini in difficoltà e comunità straniere. Per informazioni clicca qui
Confartigianato e Ancos, l'associazione del Sistema Confartigianato che si occupa di progetti solidali, mettono a disposizione delle strutture ospedaliere italiane impegnate in prima linea nell'assistenza ai pazienti colpiti da coronavirus, 20 ventilatori polmonari pressometrici. I primi sei respiratori saranno consegnati entro il fine settimana in Lombardia: tre verranno donati all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e altri tre all'ospedale Luigi Sacco di Milano.
ll Gruppo Barilla ha fatto una donazione di oltre 2 milioni di euro a favore dell'ospedale Maggiore di Parma, della Protezione civile e della Croce Rossa di Parma. La donazione più importante riguarda l'ospedale Maggiore e permetterà un radicale miglioramento delle attrezzature e della funzionalità del reparto di terapia intensiva, alle prese con l'attuale emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.
Il secondo intervento, realizzato attraverso la Fondazione Alimenta (costituita da Barilla nel 2009) e del quale beneficeranno la Protezione civile e la Croce Rossa di Parma, riguarda invece una serie di attrezzature mediche e logistiche necessarie a fronteggiare il particolare momento critico che stanno vivendo i territori di Parma e Cremona.
Inoltre, una ulteriore donazione riguarderà l'acquisto di ventilatori polmonari destinati alle strutture mediche regionali dell'Emilia Romagna. Barilla, infine, si sta adoperando anche per donare prodotti alimentari alle associazioni che sono in prima linea per fronteggiare l'emergenza.
Anche Silvio Berlusconi ha donato alla Regione Lombardia 10 milioni di euro, lo comunica Forza Italia.
Un'altra donazione di un milione di mascherine e 100mila kit di rilevamento è stato donato all'Italia dalla Fondazione Alibaba e la Fondazione Jack Ma, creata dal fondatore della società tecnologica globale Alibaba Group, Jack Ma, attraverso la Croce Rossa Italiana.
Scuola: esame di maturità tarato sull'emergenza
"Le scuole riapriranno quando avremo certezza che il quadro epidemiologico ci permetta di mandare i nostri ragazzi a scuola nella massima sicurezza". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina nel corso della registrazione del programma di Martedì condotto da Giovanni Floris su La Sette. Alla domanda se è possibile che la data di riapertura non sia il 3 aprile, la ministra ha risposto: "Questo ce lo diranno le autorità sanitarie". E al momento, nota Azzolina, non si può dire se l'anno scolastico sarà prolungato o meno: "Ci sono studenti e docenti che stanno facendo più di quello che facevano in classe. Quindi direi al momento che né l'anno si allungherà né altro. C'è una comunità educante che sta dando un bellissimo esempio al Paese. Ci sono realtà dove dobbiamo arrivare per questo abbiamo stanziato 85 milioni per arrivare agli ultimi"
"L'esame di stato è uno degli aspetti più delicati. Io sto prospettando al ministero dell'Istruzione diversi scenari in base a quando le scuole si riapriranno l'esame sarà serio ma terrà in considerazione il momento di emergenza che stiamo vivendo, nelle prossime settimane daremo informazioni. Sarà tarato sulla base degli apprendimenti che gli studenti avranno raggiunto".
Alitalia, voli per aiutare i connazionali a rimpatriare
Prosegue l'attività di Alitalia per facilitare il ritorno in Italia di migliaia di connazionali che si trovano all'estero. La compagnia - si legge in una nota - ha pianificato ulteriori collegamenti speciali con Paesi sui quali non è più possibile operare normali voli di linea, a causa delle restrizioni imposte al traffico aereo da e per l'Italia.
Un volo per i rimpatri dal Marocco sarà effettuato giovedì 19 marzo, due collegamenti con la Tunisia e con la Romania venerdì
20 e un volo con l'Algeria sabato 21. Allo stesso tempo, in linea con la missione di assicurare un servizio pubblico essenziale, Alitalia effettuerà fino al 3 aprile tre voli al giorno sulla rotta Londra Heathrow-Roma per permettere di tornare in Italia ai tanti connazionali, in particolare studenti, che si trovano ancora nel Regno Unito.
La Regione Sicilia blocca il rientro da Malta di 200 siciliani
La Regione Sicilia ha deciso di non dare il permesso allo sbarco degli oltre 200 siciliani, per lo più lavoratori, che hanno chiesto aiuto all'ambasciata d'Italia per lasciare Malta e rientrare a casa. Lo ha reso noto la sede diplomatica. Mentre conferma che circa 200 diretti verso altre regioni domani potranno prendere un charter in partenza alle 7.55 da Malta per Roma Fiumicino, spiega che Palermo ha rifiutato l'imbarco di passeggeri sul catamarano diretto a Pozzallo che potrà portare solo merci. "Le autorità regionali non hanno ritenuto possibile concedere un'autorizzazione speciale allo sbarco, a motivo dell'art.2 comma 1 del decreto ministeriale n. 18 del 16 marzo 2020, che ha sospeso il trasporto marittimo di viaggiatori da e verso la Sicilia". È quanto scritto nel comunicato dell'ambasciata d'Italia a a Malta, ai cui servizi si sono rivolte altre circa 400 persone che hanno chiesto l'evacuazione. L'ambasciata invita a consultare sito e pagina facebook della sede diplomatica, dove saranno pubblicati gli aggiornamenti.
Farnesina: rimpatriati 8.000 italiani da 14 Paesi
La Farnesina è impegnata in prima linea per il supporto agli italiani all'estero, attraverso l'Unità di Crisi, le Ambasciate e i Consolati italiani nel mondo. Da quanto è iniziata la crisi legata al covid-19, sono stati organizzati più di 90 tra voli in deroga alla programmazione ordinaria o altri tipi di collegamenti, che hanno permesso di riportare a casa più di 8.000 connazionali da 14 Paesi. L'Unità di Crisi della Farnesina ha risposto a più di 45.000 chiamate e continua a ricevere più di 1500 e-mail ogni giorno.
Calcio, i campionati andranno chiusi entro il 30 giugno
Completare i campionati nazionali entro il termine della stagione, ossia il 30 giugno, se la situazione migliorerà e riprendere a giocare sarà sufficientemente appropriato e prudente. È uno degli impegni presi da Uefa, Eca, European Leagues e Fifpro, nella risoluzione comune dopo il rinvio dell'Europeo dal 2020 al 2021 per l'emergenza coronavirus. Fra gli impegni, c'è quello di limitare
o annullare gli slot esclusivi nel calendario, quindi sarà possibile programmare partite di campionato nei giorni infrasettimanali e match di Champions ed Europa League nei weekend.
Rinviati al 2021 gli Europei di calcio
La Uefa ha deciso di rinviare i primi campionati Europei di calcio “itineranti” a causa della pandemia di coronavirus. Euro 2020 diventerà Euro 2021 e si giocherà tra due estati (giugno 2021). "La salute di tifosi, staff e giocatori deve essere la nostra priorità numero uno e con questo spirito, la Uefa ha presentato una gamma di opzioni in modo che le competizioni possano finire in questa stagione in sicurezza". Così si è espresso il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, dopo l'ufficializzazione del rinvio dell'Europeo 2020 al prossimo anno.