venerdì 2 settembre 2022
Una platea di 6 milioni di giovani. Classico e paludato, ma il Cavaliere è premiato dai numeri. Primo rimane il leader leghista, Meloni è lontana. Partenza lenta del Pd. L’ironia di Calenda
Alleati in competizione elettorale. Berlusconi insegue Salvini non solo nelle percentuali ma anche su TikTok

Alleati in competizione elettorale. Berlusconi insegue Salvini non solo nelle percentuali ma anche su TikTok - Ansa/TikTok

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«Dobbiamo sbarcare su TikTok, è lì che ci sono i giovani». Il primo tra i politici ad avere capito l’importanza di questo social è stato Matteo Salvini, nel novembre del 2019. Gli ultimi ad averlo fatto sono stati in queste ore Berlusconi e Renzi.

«E che ci fai anche tu su TikTok?», dice l’altro Matteo nel suo video di debutto. Gli hanno spiegato che deve fare il simpatico per catturare i giovani e lui prende persino in giro se stesso e il suo inglese: «Per molti di voi io sono un esperto di first reaction shock e di shish». Si va a votare il 25 settembre e bisogna darsi da fare ovunque.

Berlusconi è sempre Berlusconi. Stesso vestito blu, stessa camicia azzurra e cravatta elegante, stessa libreria alle spalle, stesso movimento delle mani. Gli hanno spiegato che deve parlare ai giovani e lui debutta con un «sciao ragazzi». Poi promette: «Parleremo dei temi che vi riguardano». Ma quando lo senti accennare a detassazione delle imprese ti viene il sospetto che dovrà impegnarsi non poco per convincere i quasi 6 milioni di under 24 presenti in Italia su TikTok. Sul finale del suo video, ci arriviamo fra poco.

Al momento, tra Silvio e Matteo, non c’è partita. Quasi 283mila mi piace per Berlusconi e 12mila per Renzi. Il Pd non va meglio, anzi. Sceglie di debuttare su TikTok solo come partito e con un video di Alessandro Zan sui diritti, con lui che cammina per strada con lo sfondo fuori fuoco. Risultato (mentre scriviamo alle ore 18): 2.500 mi piace, 1.049 follower e 22mila visualizzazioni. Pochino per una forza che punta a superare il 24% dei consensi elettorali.

In sei giorni che è su TikTok, Carlo Calenda di Azione ha raccolto 44mila mi piace e 15.300 follower, con il video di debutto che è stato visto 465mila volte. «Io non so ballare, sembro un orso ubriaco. Non posso dare consigli di make-up perché ho la pancia e sono brutto. Però posso parlarvi di politica, di libri e di cultura». Basterà?

Se dovessimo dire chi vincerà le lezioni basandoci sui risultati social ottenuti su TikTok, al primo posto si piazzerebbe Salvini. Il leader della Lega è sul "social dei giovani" dal novembre 2019 e da allora ha accumulato 541mila follower e 7 milioni di mi piace. Per capirci: la sua diretta rivale, Giorgia Meloni, arrivata quest’anno su TikTok, ha fin qui raccolto 103mila follower e 535mila mi piace. Mentre Giuseppe Conte ha 242mila follower e oltre 2 milioni di mi piace.

Numeri che dicono tanto ma non dicono tutto. Soprattutto non dicono quanto i TikTok dei politici porteranno voti. Perché vero che su questo social ci sono quasi 6 milioni di "under 24", ma per comunicare con loro temiamo non basti far oscillare la testa e fare un sorrisetto come fa Berlusconi mentre dice «Ci vediamo su TikTok» alla fine del suo video.

Certo, lo sbarco di tutti i leader politici su TikTok risponde a una precisa tesi di comunicazione: ogni volta che lasci libero uno spazio, questo non resta vuoto ma viene occupato da qualcun altro. E bisogna usare anche i social, tutti i social, per arrivare agli elettori. Il punto è come lo si fa.

I ragazzi non vogliono furbe strategie e nemmeno che i politici siano dei novelli Khaby Lame, l’influencer senegalese naturalizzato italiano, diventato il numero uno dei creator con 143,3 milioni di follower. Chiedono ai politici di essere credibili e di fare con serietà il proprio lavoro. Intanto, per ogni TikTok di un politico, appaiono decine di parodie. Alcune decisamente divertenti.

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