Via 8 alloggi di servizio (quelli a disposizione del presidente, dei quattro vice e dei tre questori) e disciplina più restrittiva per l'utilizzo delle dieci auto di servizio di cui usufruiscono 70 titolari di incarichi all'interno della Camera, a partire dal presidente. Sono le decisioni adotattate questa mattina dal'Ufficio di presidenza di Montecitorio, che martedì prossimo invece si occuperà della ripartizione dei fondi per i gruppi e delle questioni relative alle spese personali di segreteria, alle spese di rappresentanza e al trattamento complessivo dei titolari di carica, anche in raccordo con il Senato.Un primo segnale dell'austerity annunciata con l'insediamento del nuovo presidente (Laura Boldrini, che si è decurtata parte dello stipendio come il neopresidente del Senato, Piero Grasso)? Non ne sono convinti i grillini per i quali dieci auto blu nel garage della Camera sono «troppe», e lo hanno fatto presente in sede di Ufficio di presidenza a Montecitorio. A chi fa presente il "decoro delle istituzioni", gli esponenti del M5s replicano che è "più decoroso" vedere un deputato spostarsi in taxi, a maggior ragione se la decisione è divincolare le auto di servizio ai soli tragitti all'interno della Capitale.Secondo le nuove regole, infatti, si potrà far ricorso alle auto solo per ragioni di servizio e per tragitti all'interno del comune di Roma e verso gli aeroporti della Capitale, salvo casi eccezionali e motivati. Mentre si dovrà ancora verificare quale destinazione attribuire agli appartamenti non più utilizzati. Nell'incontro di oggi la discussione sui tagli alle spese è stata solo avviata e l'obiettivo - viene evidenziato dall'Ufficio di presidenza della Camera - è quello di raccordarsi con il Senato.