«Il Pdl non tiri in ballo il Quirinale in modo improprio e ricattatorio». Il premier Enrico Letta cerca di chiudere le polemiche scatenate dal coordinatore del Pdl Sandro Bondi. Secondo quanto si è appreso da fonti di palazzo Chigi, il premier, avrebbe manifestato l'intenzione a questo proposito di voler «ascoltare con grande attenzione toni e contenuti dei discorsi che si terranno domani» nella manifestazione annunciata dal Pdl.
Bondi: Italia rischia guerra civileNella mattinata di sabato la frase bomba di Sandro Bondi (Pdl), in una nota di commento alla sentenza della Cassazione sul caso Mediaset. «O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato - scrive Bondi - oppure l'Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti». Parole che hanno suscitato commenti caustici da alcuni rappresentanti dell'opposizione (da Bruno Tabacci ed Ernesto Carbone il consiglio di prestare attenzione ai colpi di sole) e la secca reazione del Quirinale che ha bollato come «irresponsabili» le dichiarazioni del senatore Pdl. Immediata la replica del coordinatore del Pdl: «Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale - attacca -. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile.I veri irresponsabili sono quelli che hanno fatto precipitare la situazione fino a questo punto». Bondi vede nella recente sentenza della Cassazione sul caso Mediaset il rischio che «in assenza di una soluzione politica che restituisca la libertà personale e l'agibilità politica al leader del più importante movimento politico italiano, tutto possa precipitare verso una nuova forma di strisciante guerra civile, che come tutti coloro che non sono ipocriti sanno è un tratto caratterizzante della storia d'Italia, dal dopoguerra in poi».
Domani sti-in del Pdl in via del PlebiscitoNuovo summit venerdì sera a palazzo Grazioli, dopo la riunione dei gruppi parlamentari del Pdl. Con Silvio Berlusconi la figlia Marina, Fedele Confalonieri, i fedelissimi del Cav. Una sorta di “consiglio di guerra” per preparare le prossime mosse: la linea - come spiegato dallo stesso ex premier ai parlamentari - è di non far precipitare subito la situazione, ma mantenere alta la tensione e prepararsi a tutto. Il dialogo con Enrico Letta non si è interrotto. Angelino Alfano ha sentito il premier al telefono, ma dal Pdl viene ribadita la linea già decisa ieri.La risposta gelida del Colle all'annunciata richiesta di grazia ha surriscaldato gli animi, soprattutto dei falchi, che sono tornati in pressing sul Cavaliere affinchè desse il suo placet alla mobilitazione di piazza. L'appuntamento è per domenica alle 18, in via del Plebiscito. «Sarà una manifestazione di grande responsabilità - ha assicurato il ministro alle infrastrutture, Maurizio Lupi -. I ministri non parteciperanno alla manifestazione, per evitare strumentalizzazioni».La macchina organizzativa, seppure a fatica visti i tempi stretti e le ferie agostane di mezzo, è in movimento: si attendono pullman da tutte le regioni e fonti pidielline danno per certa la presenza di Berlusconi. Il quale, rinvigorito dall'affetto del partito e constatato che il Pdl è con lui - senza defezioni, almeno in questa fase - sente di poter alzare ulteriormente l'asticella.