giovedì 27 febbraio 2014
Annuncio del Gruppo Sisal che però è solo una delle 13 società che gestiscono il gioco d'azzardo elettronico. Dal 2015 nuove slot con lettori di card: a rischio le carte di credito?
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Nessuna penale per i bar che rinunciano alle slot machine. Lo garantisce Emilio Maggi, direttore delle Relazioni istituzionali del Gruppo Sisal, che è stato sentito dalla quarta Commissione del Consiglio Regionale Lombardo. La buona notizia riguarda però solo gli esercizi commerciali che hanno rapporti con la Sisal. Sono però 13 le società concessionarie che gestiscono per conto dello Stato il gioco d'azzardo elettronico. Sisal gestisce circa 35 mila apparecchi su un totale di circa 400 mila. Per gli altri il rischio di dover pagare rimane. Il funzionario della Sisal ha spiegato che, in base a accordi con il principale sindacato di categoria, non è richiesto il versamento di alcuna penale nel caso in cui i commercianti che intendano recedere non stipulino ulteriori contratti con operatori o concessionari concorrenti per i successivi 24 mesi. In caso contrario è richiesto un indennizzo fino a mille euro per i contratti di sola connessione e fino a 6 mila euro per i contratti di connessione e gestione. Secondo Maggi, «Sisal ha registrato ad oggi solo alcune decine» di richieste di disdetta perché con i proventi del gioco molti gestori riescono a coprire le spese fisse dell'attività». Le nuove slot machine leggeranno le carte di credito?

Le nuove slot machine, in arrivo dal 2015, potrebbero leggere le carte di credito, per incassare ancora di più dai giocatori. Sisal non ha dubbi: è del tutto escluso che il dispositivo del quale saranno dotate le nuove slot machine consentirà la lettura delle carte di credito. Eppure il gruppo regionale del Pd della Lombardia denuncia: «Dal 2015 saranno introdotte in commercio nuove slot che prevedono l'uso del lettore magnetico, apparecchio che consentirà da un lato di leggere la carta sanitaria per limitare il gioco agli utenti al di sotto dei 18 anni di età ma al tempo stesso permetterà la lettura delle carte di credito. In questo modo il problema rischia di acutizzarsi anziché risolversi».

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