"La città di Genova, le istituzioni civili e militari, tante persone ed enti sono qui oggi per rinnovare quell'abbraccio che ha tentato di salvare, invano, e
che oggi desidera portare umilmente un pò di calore, se possibile, in tanta sofferenza".
Così l'arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco ha ricordato "i nove uomini che hanno perso la vita nel cuore degli anni, mentre svolgevano il loro lavoro". Bagnasco ha celebrato la messa di suffragio nella cattedrale di San Lorenzo, gremita, alla presenza dei parenti delle vittime, delle autorità civili e militari e dei Messina, i proprietari del cargo che causò il crollo della torre piloti. In cattedrale il capo di stato maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi, il comandante generale delle capitanerie di porto ammiraglio Felicio Angrisano, il sindaco di Genova, Marco Doria, il prefetto Giovanni Balsamo e il vicepresidente della Regione Claudio Montaldo e il cappellano militare monsignor Giovanni De Negri che ha portato i messaggi del ministro della Difesa Roberta Pinotti e del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. "L'Italia è qui, intorno all'altare, a dare un commosso saluto", ha detto monsignor De Negri.
Poco prima della cerimonia i parenti delle vittime hanno sfilato in corteo, dalla capitaneria di porto verso la cattedrale, molti hanno indossato la maglietta con la scritta "Fratak per non dimenticare", un riferimento a Daniele Fratantonio, una delle vittime. "È un anno che non facciamo che piangere e ricordare i nostri cari" ha detto la madre Giusy Forlani mentre la mamma di Giuseppe Tusa ha lanciato un appello perchè sia fatta presto giustizia. I familiari hanno indossato anche in chiesa le maglie con le foto dei propri congiunti scomparsi. Ai nove "angeli del mare" saranno intitolati due mezzi della Croce Bianca Genovese e dell'associazione Guardia Costiera Ausiliaria. Nella giornata dedicata alla memoria della tragedia di Molo Giano, è prevista anche l'inaugurazione al Museo del Mare di una mostra fotografica commemorativa della Torre dei Piloti. In serata, invece, le famiglie si ritroveranno in Capitaneria per imbarcarsi su un rimorchiatore e raggiungere lo specchio acqueo antistanti al Molo Giano dove, alle 22.50, nei minuti in cui, un anno fa, si consumava la tragedia, inizierà la cerimonia conclusiva con una preghiera e la benedizione della corona che sarà lanciata in mare. Dopo un minuto di silenzio, suoneranno le sirene delle navi presenti in porto.