Il M5S si è astenuto: "Lo abbiamo fatto - ha spiegato Roberta Lombardi all'Adnkronos - perché è un privilegio della casta. Nelle assicurazioni esterne - fa notare la capogruppo stellata a Montecitorio - il convivente dello stesso sesso non gode dell'estensione delle coperture. Perchè alla Camera dovrebbe?", chiede Lombardi. "È sempre la casta che vuole per sé i privilegi". Da qui la decisione del Movimento di astenersi dal voto sulla proposta avanzata già nella scorsa legislatura dalla deputata Pd, Paola Concia, ma non approdata allora a una decisione.
La Lega Mord ha votato contro: "Il Parlamento che non è in grado
di decidere per i cittadini si ritaglia un altro spazio di
privilegio alimentando un fondo di assistenza integrativa in cui
si possono iscrivere contemporaneamente coniugi e conviventi".
Lo dichiara Davide Caparini componente leghista dell'ufficio di
presidenza di Montecitorio a proposito della decisione odierna.
"Secondo la Lega Nord, i deputati percepiscono già
un'indennità di carica sufficiente e con quei soldi possono
farsi qualsiasi assistenza sanitaria senza pesare ulteriormente
sul pubblico. Non siamo entrati nel merito della legittimità o
meno di estendere l'assistenza integrativa ai conviventi dello
stesso sesso perché il primo obiettivo della politica oggi deve
essere quello di pesare meno sulla collettività. Noi abbiamo
proposto di estendere al Parlamento quello che già fa la
regione Lombardia e cioè di eliminare subito questo
privilegio", prosegue.