Due lettere con minacce di morte al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, sono state recapitate nei giorni scorsi presso la sede del dicastero di Via Arenula. Le due missive minatorie conterrebbero riferimenti all'inasprimento del regime di 41 bis (il cosiddetto "carcere duro") nei confronti degli esponenti della criminalità organizzata.In particolare, una di queste lettere, la più lunga, conterrebbe testualmente quanto detto dal Guardasigilli lo scorso settembre in occasione del convegno del Pdl a Cortina, quando affermò che i boss «stanno al carcere duro e quegli ergastoli noi non li intiepidiremo mai e moriranno là, poveri, perchè abbiamo anche sequestrato loro i beni».Dell'arrivo delle due lettere minatorie è stata già informata l'autorità giudiziaria.
LA SOLIDARIETÂ DI SCHIFANI«Appresa la notizia delle gravissime minacce di morte al ministro Guardasigilli, il presidente del Senato Renato Schifani, esprime la più profonda e sincera vicinanza e solidarietà all'onorevole Angelino Alfano. Queste intimidazioni confermano la determinazione e l'impegno del ministro della Giustizia che, non solo con parole ma con politiche coraggiose, assieme alla magistratura e alle forze dell'ordine, sta contrastando duramente la mafia, con risultati a tutti evidenti e a sostegno della legalità». Lo afferma il presidente del Senato Renato Schifani.