giovedì 8 agosto 2024
Nel 68° anniversario del disastro minerario in Belgio i cui morirono 262 emigranti (di cui 162 italiani), il presidente della Repubblica constata che l'obiettivo non è stato ancora raggiunto
L'8 agosto 1956, il Bois du Cazier di Marcinelle fu teatro del più grande disastro minerario del Belgio causato da un incendio, con 262 vittime (tra cui 136 italiani, 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 3 ungheresi, 3 algerini, 2 francesi, 1 inglese, 1 olandese, 1 russo e 1 ucraino) su 274 presenti.

L'8 agosto 1956, il Bois du Cazier di Marcinelle fu teatro del più grande disastro minerario del Belgio causato da un incendio, con 262 vittime (tra cui 136 italiani, 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 3 ungheresi, 3 algerini, 2 francesi, 1 inglese, 1 olandese, 1 russo e 1 ucraino) su 274 presenti. - Creative commons

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Il pieno rispetto della dignità sul lavoro, a cominciare dalla sicurezza è un principio costituzionale, inscindibile dalla democrazia. Ma è un obiettivo non ancora pienamente raggiunto. È questo il pensiero del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio diffuso dal Quirinale in occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 23ª Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.

«Da ventitré anni la data del disastro minerario di Marcinelle del 1956 - scrive il Presidente Mattarella - ha dato vita alla Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. La portata della tragedia che sessantotto anni fa sconvolse 262 famiglie - di cui 136 italiane - le ha fatto assumere una fortissima carica simbolica. Quanto accadde al Bois du Cazier è dunque un richiamo alla memoria del sacrificio di tutti lavoratori italiani deceduti all'estero nello svolgimento delle proprie attività professionali e a quanti hanno recato il contributo della propria industriosità a Paesi anche lontani».

«Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica - ricorda il Presidente della Repubblica - stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro. Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto».

«Svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza - conclude Mattarella - è la prima elementare condizione. Marcinelle e le altre tragedie che hanno coinvolto migranti italiani nei cinque continenti costituiscono ancora oggi un monito ineludibile a promuovere la dignità del lavoro, valore irrinunciabile della identità della nostra comunità. A quanti hanno perso familiari, amici e colleghi, vittime del lavoro, al Bois du Cazier e in altre parti del mondo, rinnovo l'espressione dei sentimenti di vicinanza e di solidarietà della Repubblica».

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