martedì 25 aprile 2017
Sfileranno separatamente partigiani (Anpi) e Comunità ebraica. A Milano invece partecipazione unitaria
Polemiche sul 25 aprile: a Roma cortei divisi
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Continua il paradosso del 25 aprile romano che, anche quest’anno, ospiterà due diverse manifestazioni per un’unica celebrazione. La prima organizzata dall’Associazione partigiani, l’altra dalla Brigata ebraica che ha escluso la propria partecipazione al corteo dell’Anpi per la presenza di militanti e sostenitori della causa palestinese. A poco sono serviti gli appelli all’unità arrivati da istituzioni ed esponenti della politica.

«Giornate come questa ci riconducono alle origini della democrazia e della nostra convivenza - aveva detto Mattarella soltanto pochi giorni fa nel corso dell’incontro con le associazioni combattentistiche e d’Arma al Quirinale - e al sacrificio dei tanti che persero la vita per la libertà e per ridare all’Italia la sua dignità. Tante storie personali hanno fatto in quel periodo la storia nazionale e costituiscono la base del nostro presente ». Tutt’altro stile per Matteo Renzi che ha invece espresso il suo appoggio per la Brigata ebraica: «A Roma io sto con loro. Dobbiamo dire scusa e grazie agli italiani di religione ebraica. Oggi gli eredi della Brigata sono messi all’angolo. Questo è un errore», ha chiarito l’ex premier nella serata di ieri.

Divisioni a parte, la 'battaglia dei cortei' non macchierà la veste istituzionale delle celebrazioni, garantita dalla mattinata del capo dello Stato che, assieme al presidente del Consiglio, depositerà una corona di fiori al Milite Ignoto. Nella cornice del Quirinale si terrà anche il tradizionale cambio della Guardia d’onore, seguito dal concerto della banda dell’Aeronautica Militare. Il presidente sarà poi a Carpi e visiterà il Museo-monumento al deportato politico e razziale. Nel pomeriggio arriverà invece all’ex-campo di concentramento di Fossoli.

Intanto la Comunità ebraica romana organizzerà una manifestazione alternativa in via Cesare Balbo (davanti alla sede storica della Brigata ebraica) in dissenso verso il corteo dei partigiani: «Chiunque interverrà alla nostra manifestazione, parteciperà al vero 25 aprile - ha attaccato Flaminia Sabatello, dell’Associazione romana amici di Israele - il resto non si sa cosa è. Sono anni che vanno avanti le polemiche e mi dispiace. Il vero significato del 25 aprile è quello di ricordare la liberazione del-l’Italia dal Nazifascismo. Ci sono 364 giorni l’anno per parlare della questione israelo- palestinese». I partigiani hanno affidato la replica a un comunicato dell’Associazione in cui si sottolinea come «la piazza sia di tutti in un giorno di festa nazionale, ma a condizione che tutti usino rispetto per le idee degli altri, riguardo per la Resistenza e amore per la costituzione. Il 25 aprile è invece diventato l’occasione per discussioni pretestuose e per attacchi nei confronti dell’Anpi».

A stemperare gli animi, le istituzioni locali che, in una sorta di par condicio hanno assicurato la propria partecipazione a entrambi i cortei. Virgina Raggi passerà al corteo dell’Anpi dopo aver partecipato all’iniziativa della Comunità ebraica; Nicola Zingaretti, invece andrà a Porta San Paolo, poi all’Altare della Patria e alle Fosse Ardeatine.

La nota positiva è offerta da Milano che invece vedrà una partecipazione unitaria alle celebrazioni, nella giornata che il sindaco Sala ha voluto dedicare all’Europa unita.

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