giovedì 24 ottobre 2024
Raccontare la guerra è facile, molto più complesso costruire una narrazione della pace: ecco come scrittori, artisti e uomini di fede affrontano la sfida cruciale del nostro tempo
La copertina di "Gutenberg" n. 3, 25 ottobre 202

La copertina di "Gutenberg" n. 3, 25 ottobre 202 - -

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Se raccontare la guerra è facile, molto più complesso è costruire una narrazione della pace – così fragile, così ardua da definire, così sfuggente. Ma per arrivare a una convivenza piena e rispettosa questo racconto è necessario. Come mette in luce lo scrittore irlandese Colum McCann, nel suo intervento scritto appositamente per questo numero di "Gutenberg", «la pace è più difficile della guerra: la sua fragilità costante è parte integrante della sua bellezza. Perché il male accada, basta che si verifichi una volta sola; perché il bene accada, deve accedere in continuazione». Perché - conclude lo scrittore - «la pace vive nell'aria delle parole»

La copertina di 'Gutenberg' n. 3, 25 ottobre 202

La copertina di "Gutenberg" n. 3, 25 ottobre 202 - -

Di Irlanda, e del difficile ma riuscito processo di riconciliazione, racconta anche il reportage da Derry, la città della Bloody Sunday ora divenuta cantiere di convivenza capace di mettersi alle spalle i conflitti. Un processo di guarigione, di cura delle ferite, come quello affrontato nel loro dialogo dalle scrittrici Lisa Ginzburg e Roberta Recchia e, nel suo intervento e nelle sue immagini, dall'artista visivo turco Uğur Gallenkuş. Si muovono in una prospettiva ecumenica e interreligiosa i testi del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, che ricorda che l'etica della solidarietà e un valore e un dovere per tutte le fedi, e il segretario generale della Lega musulmana mondiale Muhammad bin Abdul Kraim Al-Issa, che si concentra sul concetto di guarigione, anche interiore, attraverso la riconciliazione.

I "Percorsi" tra letture, visioni e ascolti si aprono con la nuova edizione di un piccolo classico del Novecento, Erediterai la terra di Jane Smiley, che porta una sorta di Re Lear nel Midwest agricolo degli Stati Uniti; l'inserto culturale di "Avvenire" che sarà allegato all'edizione (cartacea e digitale) del 25 ottobre si muove poi lungo il crinale del rimorso tra letteratura, opera e serie tv, va alla scoperta dei dietro le quinte del Rinascimento e, in un pre-assagigo natalizio, si avvicina - nella storiografia e nelle musica - ai Re Magi e al canto della Sibilla.

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