L'Italia in festa per gli Oscar:
"La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, favoritissimo da
settimane nella cinquina del Miglior Film Straniero, si è
aggiudicato l'ambita statuetta. Dopo 15 anni (l'ultima volta fu con "La vita è bella" di Roberto Benigni) l'Italia torna a trionfare sul palco degli Oscar: alla 86esima edizione degli Academy Award il
film che tratteggia la bellezza struggente e decadente
dell'Italia nostrana ha ottenuto l'ambita statuetta come il
miglior film straniero.Alle 3.50 ora
italiana Sorrentino è salito sul palco a ritirare il premio
con Tony Servillo e Nicola Giuliano, produttore insieme a
Francesca Cima.
"La grande bellezza", distribuita da Medusa Film, era in
corsa insieme al belga "Alabama Monroe - Una storia
d'amore" di Felix Van Groeningen, a "Il sospetto" del
danese Thomas Vinterberg, a "The Missing Picture" del
cambogiano Rithy Panh e al palestinese "Omar" di Hany
Abu-Assad.Il regista napoletano ha detto che il premio non era
affatto "scontato" perchè i "concorrenti erano molto temibili
e stavano facendo un grande lavoro". E dal palco ha ringraziato
lo straordinario attore protagonista del film, Toni Servillo, i
genitori, il fratello e la sorella; ma ha reso omaggio
soprattutto ai suoi maestri, "Federico Fellini, i Talking
Heads, Martin Scorsese e Diego Armando Maradona", tutti "una
fonte di ispirazione": "Quattro campioni nella loro arte che mi
hanno tutti insegnato cosa vuol dire fare un grande spettacolo,
(cosa) sia innanzitutto alla base dello spettacolo
cinematografico".I premiati. Se il super favorito nella corsa
all'Oscar, "
12 anni schiavo", si è aggiudicato la statuetta
come miglior film, è stato
Gravity di Alfonso Cuaron a fare
storia con 7 riconoscimenti alla 86esima edizione degli Academy
Award dove aveva ottenuto 10 nominations. Gravity ha vinto per
la miglior regia, il miglior montaggio, la migliore fotografia,
il miglior sonoro, il miglior montaggio sonoro, migliori
effetti speciali, la migliore colonna sonora. La pellicola di
McQueen si è aggiudicata l'Oscar anche per la miglior attrice
non protagonista, l'ormai ex cenerentola Lupita Nyong'o, e la
migliore sceneggiatura originale di John Ridley. Due i
riconoscimenti poi per "Dallas Buyers Club" (miglior attore e
miglior attore non protagonista, rispettivamente Matthew
McConaughey e Jared Leto) e 2 sia "
Frozen" e "
Il Grande
Gatsby". L'australiana Cate Blanchett è riuscita a uscire indenne dalle polemiche della vigilia, scatenate dalle accuse della figlia adottiva di Mia Farrow al regista Woody Allen: per il suo ruolo in
Blue Jasmine, una donna nevrotica dell'upper class di New York caduta in disgrazia dopo la bancarotta del marito, l'attrice australiana si è aggiudicata l'Oscar come miglior attrice protagonista.
Il "selfie" dei record. La presentatrice degli Oscar, Ellen DeGeneres, ha
guidato lo spettacolo dell'86esima edizione degli Academy
Awards con brio e disinvoltura. Non solo, la
anchor-woman ha riunito in un autoscatto le star presenti in
sala, da Meryl Streep a Jennifer Lawrence, passando per Julia
Roberts, Brad Pitt e Angelina Jolie, e ha scattato un "selfie" (
GUARDA),
che è già entrato nella storia di Twitter, e ha mandato in tilt il social. La foto è stata
immediatamente "ritwittata" a cascata (più di un 1,1 milione di volte) e
rapidamente è diventata quella più condivisa su Twitter,
scalzando il record precedente (778.329 volte): il celebre
abbraccio di Barack Obama alla moglie Michelle, nel giorno
della rielezione, siglato con 'Four More Years', quattro anni
ancora.
L'Italia festeggia. L'Oscar alla Grande bellezza di
Paolo Sorrentino "è una notizia straordinaria, un film
bellissimo e un riconoscimento straordinario e meritato": lo ha
detto il ministro dei beni culturali Dario Franceschini. "Si è giustamente colto nel film di
Sorrentino il senso della grande tradizione del cinema italiano
e insieme una nuova capacità di rappresentazione creativa
della realtà del costume del nostro tempo". È la
dichiarazione del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano,in seguito al conferimento dell'Oscar al film "La
grande bellezza" di Paolo Sorrentino, ha rilasciato la
seguente dichiarazione. "È - ha aggiunto - uno splendido
riconoscimento, è una splendida vittoria per l'Italia"
Snobbato dal pubblico e dalla critica americana per il
precedente lavoro, "This must be the place" - pur sempre
presentato al Festival di Cannes e con Sean Penn protagonista
- il regista napoletano ha avuto quest'anno la meglio con una
pellicola che parla del Paese in cui è nato e della città
in cui vive: Roma, già in festa per il prestigioso
riconoscimento, arrivato dopo 14 anni dalla vittoria di "La
vita è bella" (1999) di Roberto Benigni.
Un successo, quello di Sorrentino, che va ad aggiungersi
all'Oscar alla Carriera al noto costumista di Luchino
Visconti, Piero Tosi, cinque volte nominato dall'Academy per
"Il Gattopardo" (1964), "Morte a Venezia" (1972),
"Ludwig" (1974), Il vizietto (1980) e "La traviata"
(1983) e il cui genio viene riconosciuto alla veneranda età
di 86 anni. Come annunciato nei mesi scorsi, Tosi non ama
viaggiare e per lui è volata a Los Angeles Claudia Cardinale
che, lo scorso dicembre, rendeva omaggio ad un altro grande
del cinema, Federico Fellini, vincitore di ben cinque premi
Oscar, in occasione dell'intitolazione del Teatro 5 di
Cinecittà al Maestro di Rimini e di quell'Italia che oggi il
suo più acclamato erede torna a far gioire.