Bambole che curano L’arrivo dei pupazzi in corsia non riguarda solo i bambini ma anche gli anziani. La novità viene dalla Svezia dove la studiosa Britt-Marie Egedius-Jacobsson ha deciso di trasformare la tradizione del suo Paese, ovvero la costruzione delle bambole, in una terapia medica utilissima per i malati di Alzheimer, una malattia che danneggia la memoria. Occuparsi delle joyk – come sono chiamate queste bambole dalla faccia simpatica – aiuterebbe a rendere gli anziani meno aggressivi e più felici, ma anche a ricordar loro di vestirsi e cucinare. In alcuni ospedali esistono già delle vere e proprie stanze delle bambole in cui i pazienti possono curarsi giocando proprio come i loro nipoti.
Bambole che curano L’arrivo dei pupazzi in corsia non riguarda solo i bambini ma anche gli anziani. La novità viene dalla Svezia dove la studiosa Britt-Marie Egedius-Jacobsson ha deciso di trasformare la tradizione del suo Paese, ovvero la costruzione delle bambole, in una terapia medica utilissima per i malati di Alzheimer, una malattia che danneggia la memoria. Occuparsi delle joyk – come sono chiamate queste bambole dalla faccia simpatica – aiuterebbe a rendere gli anziani meno aggressivi e più felici, ma anche a ricordar loro di vestirsi e cucinare. In alcuni ospedali esistono già delle vere e proprie stanze delle bambole in cui i pazienti possono curarsi giocando proprio come i loro nipoti.
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