Con un’anteprima oggi a Comacchio, il Ferrara Buskers Festival, la più grande manifestazione mondiale di artisti di strada, festeggia fino al 26 agosto le nozze d’argento, con un pubblico di oltre 800mila spettatori, costruendo un filo diretto tra la città estense e l’Europa. Venticinque anni di suoni, di musica, di storie e di passione sono dedicati, per la prima volta, ai Paesi dell’Unione Europea. Spiega il direttore artistico Stefano Bottoni: «È un segnale di grande coesione in un momento difficile, tramite quel mezzo di comunicazione universale che non conoscerà mai crisi e che si chiama musica. L’obiettivo è quello di trasformare le strade e le piazze di Ferrara in un crogiolo di etnie, culture, armonicamente mescolate tra loro, portando l’Europa a Ferrara attraverso le tradizioni musicali, gli strumenti più antichi, quelli reinventati e quelli più esclusivi, i generi più disparati, le sperimentazioni sonore più sorprendenti».Altre note caratterizzano la manifestazione, fra cui il progetto "Eco Festival" e iniziative di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia, con la raccolta di fondi per riaprire le scuole di 6 comuni (Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, San’Agostino e Vigarano Mainarda) e per ricostruire il teatro comunale di Ferrara. A questo scopo, lo stesso direttore artistico suonerà con gli artisti. Spiega Bottoni: «Per 9 giorni gli artisti di strada e migliaia di appassionati vivranno immersi nell’incanto del centro storico estense, in cui l’immaginazione volerà, come in un viaggio nel tempo, al ritmo delle spensierate note di oltre 200 gruppi europei e da tutto il mondo».Si spazia dai portoghesi Cornalusa, con la tipica cornamusa "
gaita mirandesa", agli ungheresi della Train Station Band, con un mix di tendenze musicali funk, swing, reggae e
drum and bass. La band greca degli Aperito unirà i brani della tradizione ellenica con le sensibilità brasiliane della bossa nova, mentre gli olandesi della Barnyard Tea faranno impazzire il pubblico al ritmo di bluegrass. Il trio Monsieur Doumani di Cipro proporrà canzoni in stile "rebetika", genere musicale nato dai bassifondi della società greca, influenzato dai ritmi arabi e persiani. Da Praga arriverà la world music dei Roooombaaaa, gruppo in cui s’incontrano le note della musica macedone, bosniaca, serba, gitana, ebraica e della Moravia. La vitalità africana delle percussioni esploderà nelle performance e nelle danze degli Afric-Racine, in gara con il gruppo La3no Cubano, che si scatenerà in un cocktail di musicalità africane, latino-americane, arabe. L’energia spagnola è tutta concentrata nella musica degli Skarallaos, mentre canzoni e balli popolari della Lituania saranno presentati dal collettivo Ainiai. Ipnotica sarà la melodia di Paolo Borghi, giovane musicista-artigiano emiliano, le cui mani volano sullo "
hang", uno strumento a percussioni inusuale, di cui l’artista è maestro. Se il Ferrara Buskers Festival è un arsenale fatto dagli strumenti più disparati, senza dubbio creativi sono quelli utilizzati da The Bottle boys, la band danese che suona soffiando in colli di bottiglia.