Nel giorno in cui arriva il sì definitivo della Camera
al decreto legge sugli scatti di stipendio del personale della
scuola arriva anche lo stop della Ragioneria dello Stato
alle coperture del testo unificato che risolve il caso di circa
quattromila insegnanti oggetto della cosiddetta "quota 96", che a
causa della riforma Fornero non erano riusciti ad andare in
pensione nonostante i requisiti. Secondo al Ragioneria non è "idonea una
copertura di oneri certi con economie di entità incerta".
Una brutta sorpresa per tanti docenti in attesa da tempo.
Nella relazione tecnica al provvedimento si individuano in 4mila i beneficiari e si
valutano in 35 milioni di euro nel 2014, 105 milioni nel 2015,
101 milioni nel 2016, 94 nel 2017 e 82 nel 2018 gli oneri per
l'Inps. La ragioneria ha dato quindi parere negativo alla relazione
tecnica perché la copertura finanziaria del testo unificato
non è adeguata. "Allo stato - si legge nel parere della Ragioneria -
non risultando economie accertate a consuntivo che possano fare
fronte ai maggiori oneri valutati per l'attuazione del
provvedimento, non può considerarsi idonea una copertura
finanziaria di oneri certi con economie di entità eventuale ed
incerta».
E subito si riaccende la discussione. «Su “quota 96” non possiamo più
consentire perdite di tempo e parole – dice
Barbara Saltamartini
(Ncd), vice presidente della Commissione Bilancio e relatrice
del provvedimento -. Occorre trovare
definitivamente una soluzione al problema di quelle persone,
provenienti dal comparto scuola, che, a causa di un errore della
Legge Fornero, che non ha tenuto conto delle specificità di
questo comparto, oggi vedono non riconosciuto un diritto
acquisto come quello della pensione. Per questo
ho proposto la presentazione di un atto parlamentare di indirizzo politico
affinché il governo si attivi immediatamente per trovare le
risorse necessarie per risolvere, in via definitiva, il
problema. Sono contenta che la richiesta sia stata accolta e
votata all'unanimità da parte di tutti i gruppi e che il
prossimo martedì il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, metterà in calendario la
votazione della risoluzione. A questo punto mi aspetto dal
governo una soluzione definitiva».
«Sugli insegnanti di “Quota 96” il
ministero dell'Economia sta commettendo un grosso errore – osserva
Francesco
Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera -. È
gravissimo non capire che mandare in pensione tutti quegli
insegnanti che, per un errore della riforma Fornero sono stati
penalizzati nonostante avessero tutti i requisiti, vorrebbe dire
spalancare le porte della scuola a 4.000 giovani».