Il più stringato nei commenti, per una volta, è stato il permier
Matteo Renzi, grande elettore di Sergio Mattarella al Quirinale, che si è limitato a poche parole. "Un discorso bellissimo" commenta laconicamente il premier e ai giornalisti che lo
incalzano spiega: "oggi ha giurato il presidente della
Repubblica, è il suo giorno, non dico altro". Nel Pd gli elogi non si contano e le diverse anime del partito appaiono per una volta come un fronte compatto. "Mi ha colpito la profondità delle
sue parole, la capacità di rivolgersi in modo semplice al popolo
italiano. Un grande discorso, fatto di sensibilità e di
speranza" dice
Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia e renziana di ferro. Ma anche la minoranza Pd, che aveva esultato per lo scardinamento del patto del Nazareno esulta. "Nessuno sa che tipo di presidente della
Repubblica sarà Mattarella, ma già conosciamo l'uomo e il politico
che è stato fino a oggi: un impasto di mitezza e di tenacia, di
equilibrio e di rigore, di sobrietà e di duttilità che appartengono
alla storia e agli esempi migliori del cattolicesimo democratico
italiano" dichiara in una nota Miguel
Gotor. Da Sel plaude
Nichi Vendola che sottolinea "la straordinaria densità culturale, e la straordinaria
fedeltà allo spirito della nostra carta costituzionale".
Giorgio Napolitano si limita a dire poche parole, definendo quello del suo successore un "discorso essenziale, da condividere in
tutte le sue parti". Cosa ci aspetterà in questo settennato, gli domandano i giornalisti. "Non posso inventare cose che non so, lavoriamo su quello che ha detto e sui gesti
che farà", risponde Napolitano.
Sul fronte opposto anche il leader di Fi
Silvio Berlusconi, invitato direttamente da Mattarella in quanto ex presidente del Consiglio a partecipare all'insediamento, rende omaggio al rigore del neo presidente."E' stato
assolutamente adeguato e rispettoso della Costituzione. Che è
quello che noi pretendiamo da ogni capo dello Stato" ha
detto conversando con i cronisti al
Quirinale. Poi ha aggiunto un giudizio personale. "Non lo conosco ma mi sembra una brava persona" anche se confessa, alla diretta interessata, lui faceva il tipo per Anna Finocchiario. Nel partito i maldipancia per un'elezione che di fatto ha visto Fi stare nell'angolo non mancano: tanto è vero che le uniche assenze nell'emiciclo di Montecitorio erano proprio tra gli azzurri. Assai sintetici i commenti degli altri azzurri: nessuna critica, ma nemmeno elogi. Per
Raffaele Fitto quello di Mattarella è stato "un discorso serio e senza illusionismo" e via twitter persino
Giovanni Toti gli fa gli auguri di buon lavoro.
Non rinuncia al sarcasmo
Beppe Grillo che sul suo blog spara ad alzo zero mentre il suo direttorio (come al solito) detta una linea assai più mite. "I parlamentari che si spellavano le mani erano felici come dei bambini per essersi garantiti il
posto (e lo stipendio) per un altro paio d'anni e aver evitato
lo scioglimento delle Camere. Questo era l'unico loro vero
obiettivo nel teatrino delle elezioni, di Mattarella non gli
poteva fregare una cippa" si legge in un post. "Per ora è promosso ma lo aspettiamo
alla prova dei fatti" commenta a caldo
Roberto Fico. "Alcuni passaggi sono condivisibili" ha sottolineato, spiegando che in particolare lo
ha colpito "il richiamo alla povertà, all'onestà e al rispetto
della Costituzione".
Tra i sostenitori più entusiati, nonostante qualche divisione interna, gli esponenti di Ncd. "Nell'era delle identità sbiadite, il
discorso del presidente Mattarella dimostra sostanza e ha il
pregio di una cifra politica e culturale chiara e
riconoscibile. Buon lavoro al Capo dello Stato. I giocatori di
Ncd cercheranno al tempo stesso di rafforzare la loro identità
e di non commettere falli" sottolinea
Gaetano Quagliariello,
coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra. "Un discorso sobrio ed efficace, carico
di cultura istituzionale e costituzionale e di valori etici e
morali" sottolinea
Bruno Tabacci
di centro democratico.
"Il presidente Mattarella non ha avuto bisogno di citare
Aldo Moro perchè era presente in ogni riga del suo discorso",
osserva.
Dalla Lega invece arrivano bordate. "Non commento le parole lo aspetto
alla prova dei fatti". Così
Matteo Salvini , rispondendo alle
domande degli ascoltatori di Radio Padania. Sergio Mattarella
è "uno che è cresciuto a pane, De Mita e D'Alema", ha
proseguito il segretario federale della Lega Nord. "Ci sono alcuni decreti di Renzi che gridano vendetta vediamo se li ferma", ha poi aggiunto. La vede da un'angolatura diversa
Umberto Bossi: "È compassato, per certi versi è il contrario di Napolitano. Ma nei contenuti mi è piaciuto, soprattutto quando ha detto che sarà un arbitro rigoroso...". Vicino alle posizioni leghiste Fdi. "Dal nuovo Presidente della Repubblica un discorso talmente rassicurante da essere preoccupante" scrive il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza
Nazionale,
Giorgia Meloni, in un editoriale pubblicato sul sito del partito.
Sergio Chiamparino, presidente del Piemonte palra di un "discorso che dà vigore alle istituzioni, un discorso di riavvicinamento alla gente che ci deve vedere impegnati nei territori, nelle regioni e nei comuni, senza mai dimenticare, come ha detto il presidente Mattarella, che il volto della Repubblica è quello
che si presenta nella vita di tutti i giorni: l'ospedale, il
municipio, la scuola, il tribunale, il museo". Critiche invece dal collega veneto
Luca Zaia che accusa Mattarella di non aver parlato del tema della autonomie.
Un discorso "sobrio ed essenziale" che
è partito dal tema della legalità e con ampi riferimenti ai
diritti. È il commento del segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso. "Trovo molto interessante la traduzione dei
diritti: è partito dal diritto allo studio a cui ha fatto
seguire il diritto al lavoro, facendo pulizia del dibattito di
questa stagione su quali siano i diritti fondamentali".
Un grazie sentito arriva dal marò
Massimiliano Latorre. "Permettetemi di ringraziare il Neo
eletto Signor Presidente delle Repubblica che oggi ci ha citato
nel suo discorso di insediamento auspicando di poter aver
l'Onore ed il piacere di potergli stingere la mano" scrive
sulla propria pagina facebook
riferendosi alle parole pronunciate dal nuovo capo dello Stato
durante il discorso di insediamento al Parlamento.