La cerimonia è a Roma, ma la vera festa è a Palermo. Nella città del "professore", così lo chiamano qui, è un tripudio di tricolori, di ricordi e di speranze per il futuro. Il primo presidente della Repubblica siciliano è una vittoria per tutta l'isola. E non è un caso che nella battaglia per eleggerlo si siano mossi come un sol uomo i "siciliani" dentro e fuori la maggioranza. In particolare nelle file di Ncd dove una pattuglia di parlamentari siciliani aveva già aderito alla sua candidatura, senza aspettare l'ordine di scuderia. Angelino Alfano, nella sua doppia veste di palermitano e ministro dell'Interno alla fine non se l'è sentita di non appoggiare Mattarella, creando una frattura profonda nel suo partito. Oggi, seduto accanto a Renzi, era uno dei più rapidi nel far partire l'appluaso e il sorriso. Un altro palermitano, una vecchia conoscenza, era lì ad accoglierlo al Quirinale, per il passaggio di consegne con Napolitano. "Saprà interpretare
la responsabilità alla quale è stato chiamato con serietà e
rigore e saprà rispondere alla fiducia e alle speranze degli
italiani interpretando il ruolo di severo custode e promotore
dei principi costituzionali" è l'augurio che Pietro Grasso ha rivolto a Mattarella. Poi l'amarcord, nella Palermo degli anni '80. "Quando ci siamo conosciuti 35 anni fa eravamo persone diverse: io ero un giovane magistrato, lei un professore di diritto. Mai avrei immaginato che un giorno saremmo stati condotti nella solennità di questa cerimonia" ha sottlineato ricordando l'incontro con Mattarella in occasione dell'omicidio del fratello Piersanti Mattarella, il 6 gennaio
del 1980.
Il giuramento del presidente, il suo discorso e il
trasferimento al Quirinale sono stati seguiti su maxischermi a
Palermo e a Castellammare del Golfo (Trapani), paese d'origine
della famiglia. A Palermo un grande schermo è stato allestito
nella facoltà di Giurisprudenza, dove Mattarella ha insegnato
Diritto parlamentare e dove si sono radunati studenti e
professori, tra i quali colleghi e amici. A Castellammare del
Golfo il maxischermo è stato attivato nell'aula consiliare del
Comune, per iniziativa è dell'amministrazione guidata dal
sindaco Nicolò Coppola. Anche in tutte le scuole del paese
l'inizio del settennato di Mattarella è stato seguito in
diretta tv.
La bandiera tricolore è stata esposta negli uffici pubblici, a partire da quelli della Regione e del Comune, ma anche in numerosi balconi della
città. Già ieri diversi cittadini avevano messo in mostra il
simbolo della Nazione e oggi altri si sono aggiunti in varie
parti del capoluogo. L'invito a esporre il Tricolore era giunto anche
dal governatore Rosario Crocetta che ha sottolineato
l'importanza di un gesto "come simbolo di orgoglio di tutto il
popolo siciliano per l'elezione di Sergio Mattarella, figlio di
Sicilia, presidente della Repubblica italiana e rappresentante
dell'unità nazionale".
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando era invece al Quirinale. "L'elezione di Sergio Mattarella - ha commentato
- è il culmine di una missione di riscatto civile,
iniziata 35 anni fa, quando suo fratello fu ucciso dalla
barbara mano mafiosa. È la vittoria di una città intera, di
tutti coloro che parteciparono alla pacifica rivolta dei
palermitani contro il potere mafioso che governava la città.
È l'orgoglio di coloro che sventolarono lenzuola bianche, di
coloro che si raccolsero in catene umane e di quelli che
ruppero con un passato di connivenze e ricatti". L'elezione di
Mattarella, per il primo cittadino, "è la celebrazione di un
processo che ci permette oggi di affermare che Palermo non è
più governata dalla mafia". La mafia, che uccise Piersanti
Mattarella, "oggi ha perso perchè la sua mano violenta e
ignobile diede l'avvio a una riscossa che, negli anni, con
perseveranza e sacrifici, la spazzò via dalle istituzioni
della città. Oggi la mafia perde e vincono l'impegno, l'onore
e l'orgoglio di tutti coloro che credettero e credono ancora
possibile il cambiamento". Prima della cerimonia di giuramento,
Orlando ha contattato Nicolò Coppola, Sindaco di Castellammare
del Golfo, città di origine di Sergio Mattarella, per
"condividere insieme l'orgoglio delle nostre comunità,
esprimendo auguri di buon lavoro al nuovo Presidente della
Repubblica".