"Sul piano politico, l'attenzione deve
essere rivolta in primo luogo alle politiche del lavoro e
all'istruzione, che costituiscono gli strumenti fondamentali
per costruire una società più giusta e rispettosa dell'uomo.
Altrettanto deciso deve essere lo sforzo nella lotta alla
criminalità nelle sue svariate forme, dallo sfruttamento della
prostituzione alla pratica del lavoro nero, dalla corruzione al
traffico di esseri umani". Lo scrive il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera a Papa
Francesco. "Santità", scrive Napolitano al
Pontefice, "il suo messaggio in occasione della celebrazione
della 48esima Giornata Mondiale della Pace è stato per me, come
ogni anno, occasione di attenta e partecipe riflessione.
Il fenomeno drammatico della schiavitù, è solo apparentemente lontano
da noi, nel tempo e nello spazio. Al contrario, e malgrado la
quotidiana condanna sul piano del diritto e le reiterate
dichiarazioni di principio, sono ancora oggi troppo frequenti
e diffuse molteplici forme di privazione della libertà e
dignità degli esseri umani".
Non è un caso, d'altra parte, che alcune delle
riflessioni contenute nel messaggio del Papa, scrive Napolitano, siano
al centro dell'agenda politica nazionale ed europea, a partire
dal tema "dell'accoglienza per i migranti ed i richiedenti
asilo", sul quale sin dal principio
del suo pontificato Bergoglio ha attirato l'attenzione dell'opinione
pubblica mondiale. "Se, infatti, alla base del
fenomeno della riduzione in schiavitù vi è indubbiamente una
concezione antropologica distorta e distorsiva, spetta alle
Istituzioni e ai Governi agire sulle cause sociali ed
economiche che portano alcuni esseri umani ad abusare di altri,
attraverso forme di costrizione fisica e psicologica mentre,
sul piano politico, l'attenzione deve essere rivolta in primo
luogo alle politiche del lavoro e all'istruzione, che
costituiscono gli strumenti fondamentali per costruire una
società più giusta e rispettosa dell'uomo - è il passaggio cruciale della lettera di Napolitano al Pontefice - . Altrettanto deciso
deve essere lo sforzo nella lotta alla criminalità nelle sue
svariate forme, dallo sfruttamento della prostituzione alla
pratica del lavoro nero, dalla corruzione al traffico di esseri
umani". "Condivido l'ammirazione e la
gratitudine espresse da Vostra Santità per l'enorme lavoro
silenzioso delle tante associazioni di volontariato, sia
religiose che laiche, attive in questi campi, spesso a costo di
grandi sacrifici personali da parte dei loro membri - dice ancora il presidente della Repubblica -. La loro
quotidiana fatica deve costituire uno sprone per i responsabili
della vita politica, affinchè si impegnino al loro fianco per
garantire a tutti condizioni di vita migliori". Napolitano condivide infine l'invito del Papa "a trasformare
il fenomeno, per molti aspetti controverso, della
globalizzazione in una forza positiva e coinvolgente di
solidarietà e di fratellanza, che possa avvicinare soggetti
diversi e non contribuire invece a rendere ancor più difficili
da colmare le disparità economiche e le divaricazioni sociali
oggi esistenti". "Con questa speranza e nella certezza di farmi interprete dei sentimenti del popolo italiano le rivolgo, Santità, un
fervido e sincero augurio per il nuovo anno e per la
prosecuzione della Sua missione apostolica" conclude
Napolitano.