Avvocato di formazione, politico di
professione, ma anche romanziere ("I mestieri immateriali di
Sebastiano Delgado", sua quarta fatica, è in libreria da
novembre 2013) il nuovo ministro dei Beni culturali e del turismo
Dario Franceschini, è stato spesso definito "uomo del dialogo".
Legatissimo a Enrico Letta, "amico vero", che lo aveva voluto
nel suo governo come ministro dei rapporti con il Parlamento, è
però una figura chiave anche del pd di Matteo Renzi. Ex
segretario del Pd, che ha guidato dal 21 febbraio al 25 ottobre
del 2009, si è occupato anche di cultura e turismo a metà degli
anni Novanta come assessore nella giunta di centro sinistra di
Ferrara, la sua città natale. "Ho due passioni nella vita, la
letteratura e la politica", ha detto lui, "due universi che
non si incontrano ma a cui non intendo rinunciare".
Classe 1958, separato e padre di due figlie, Franceschini -
che proprio ieri a Sanremo Luciana Littizzetto ha citato per la
sua barba - ha scoperto la passione della politica
negli anni della scuola, in qualche modo ereditandola dal padre
Giorgio, partigiano "bianco" e poi deputato per la Democrazia
Cristiana durante la II Legislatura, dal 1953 al 1958. Al liceo
è stato tra i fondatori dell'Associazione Studentesca
Democratica, poi consigliere comunale di Ferrara per la
Democrazia Cristiana.
Nel 1994 dà vita a Ferrara a una delle prime giunte di
centrosinistra d'Italia, divenendo Assessore alla Cultura e al
Turismo. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato
nel collegio maggioritario di Ferrara. Tra i fondatori della
Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del comitato
costituente del partito, del quale diventa coordinatore
dell'esecutivo nazionale. Con la nascita del Partito Democratico
il 14 ottobre 2007 e l'ascesa alla segreteria di Walter
Veltroni, è divenuto vicesegretario nazionale del nuovo
partito. Il 25 ottobre 2009 alle primarie del PD ottiene oltre
un milione di voti, pari al 34% dei consensi, venendo superato
da Bersani che diventa quindi il nuovo segretario.
Costante anche l'impegno nella scrittura. La politica "è
servizio, la scrittura è libertà", ha spiegato tante volte
presentando i suoi romanzi, "la fortuna di scrivere sta nel
mettersi dentro tante vite è l'espressione massima di
libertà". L'esordio, nell'ormai lontano 1985, è con un saggio
di storia politica "Il partito Popolare a Ferrara. Cattolici,
socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e Don Minzoni". Ma
già nel 2006 arriva il primo romanzo, che si intitola "Nelle
vene quell'acqua d'argentò, ed ha come protagonista un anziano
che improvvisamente si mette in viaggio per trovare la risposta
alla domanda che quarant'anni prima gli aveva fatto un compagno
di scuola. Nel 2007 arriva "La follia improvvisa di Ignazio
Rando", ambientato nella sua Ferrara nel periodo fascista. Del
2011, pubblicato da Bompiani, è Daccapo, anche in questo caso
ambientato a Ferrara, dove Iacopo, unico figlio del notaio
Ippolito Dalla Libera torna per un viaggio pieno di emozioni
alla scoperta di un segreto rivelatogli dal padre morente.
L'ultimo, uscito nel novembre scorso, riecheggia un pò Pessoa:
il protagonista è lo strambo Sebastiano Delgado, inventore di
Mestieri Immateriali che parlano ai nostri desideri più intimi,
voglie piccole e inconfessabili come ricevere una carezza quando
tutto fuori sembra ostile.
Alla guida del Mibact, dove succede a Massimo Bray,
Franceschini troverà però una serie di questioni molto concrete
da affrontare subito, a cominciare dal turismo, per cui si
attende da tempo un decreto, ma senza dimenticare quella che da
anni è la priorità del settore, Pompei, dove il grande progetto
di restauro finanziato con 105 milioni Ue è di fatto ancora ai
blocchi di partenza. Urgente e infuocato anche il tema della
riforma del ministero, oppresso dalla burocrazia, invecchiato,
difficile da gestire e , soprattutto, sempre più povero, con un
bilancio per il 2014 ridotto a 1,4 miliardi di euro, meno della
metà dei 3,9 miliardi di euro di budget su cui può contare il
ministero della cultura francese. Mondo della cultura e
associazioni lo aspettano al varco.