Mentre la manovra, controfirmata ieri dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano, inizia il suo iter parlamentare a tempi serrati in commissione Bilancio della Camera, tra gli emendamenti del Pdl e dell’Udc emerge la proposta di introdurre il fattore famiglia come parametro per calcolare l’Imu e la considerazione della maternità ai fini dell’età pensionabile. Il termine per la presentazione delle emendamenti è stato fissato per le 10 di venerdì. Oggi iniziano le audizioni in commissione Bilancio, che entro le 14 di lunedì deve licenziare il testo. Ancora non è stato deciso se il governo chiederà il voto di fiducia. «Questa volta ancora più del solito, l’esame delle commissioni sarà fondamentale», puntualizza il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Giampaolo D’Andrea.Molto, dunque dipenderà da quale sarà l’andamento dell’esame nella Bilancio della Camera, quali e quanti saranno gli emendamenti presentati dalle forze politiche e su quali di essi ci sarà un accordo trasversale di tutta la maggioranza, da trasferire in un maxi-emendamento del governo.A favore di un voto di fiducia si sarebbe espresso Silvio Berlusconi nel corso dell’ufficio di presidenza del Pdl, che si è tenuta in mattinata ieri a Palazzo Grazioli, preoccupato forse che sul suo partito ricada integralmente l’impatto elettorale di un provvedimento che intende sostenere, ma non condivide fino in fondo. Nel pomeriggio, poi, è seguita una riunione dei direttivi dei gruppi di Montecitorio e Palazzo Madama. Come ha spiegato il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri, il Pdl chiede che vengano esaminate alcune sue proposte sulla casa, «che tengono conto del fattore famiglia».«C’è spazio, ci deve essere spazio per modifiche», avverte il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, ammonendo però che non si può certo «finire nella confusione ma lavorare in modo razionale e ragionevole per correggere alcuni punti con più equità». Assicura che non saranno i democratici a chiedere la fiducia, il problema comunque «è cambiare alcuni punti». In quale modo lo si faccia, a lui non interessa. Il capogruppo a Palazzo Madama, Anna Finocchiaro, precisa la richiesta che con il «metodo consultivo» (probabilmente quindi con un maxi-emendamento), si metta mano a dei cambiamenti al capitolo «pensioni, per quanto riguarda i soggetti più deboli».Per l’Udc, il presidente, Rocco Buttiglione, propone che il governo inserisca nel maxi-emendamento, che sarà appoggiato dai centristi, uno sconto di un anno sull’età pensionabile delle donne per ogni figlio e la modulazione dell’Imu in base al numero dei componenti la famiglia. Invece la Lega, con Giacomo Stucchi, asserisce che il decreto «non è né strutturale né sostenibile: le misure varate servono solo a far cassa e non hanno un’ottica di largo respiro». «Dentro e fuori dal Parlamento faremo un’opposizione dura», promette infine il leader di Idv, Antonio Di Pietro, contro quello che definisce un «modo un po’ truffaldino di trovare i soldi». «Se fa così andrà per la sua strada», commenta Bersani. «Atteggiamento intimidatorio e ricattatorio», replica l’ex pm, «lontano anni luce dal paese reale che soffre».