martedì 14 giugno 2016
L'ex moglie del killer di Orlando: «Omar era gay». L'uomo frequentava il club dove domenica ha ucciso 49 persone.
Armi e Daesh, la paura da battere (G. Ferrari) 
L'Onu agli Usa: più controlli su armi
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L'Alto Commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, ha invitato le autorità degli Stati Uniti ad adottare «robuste misure per il controllo sulle armi» per proteggere i cittadini, a seguito della strage avvenuta nel locale gay Pulse di Orlando, in Florida, nella notte fra sabato e domenica. Il Commissario dell'Onu per i diritti umani Zeid ha chiesto agli Usa di rispettare l'obbligo di proteggere i propri cittadini da «attacchi violenti spaventosamente banali ma prevenibili e che risultano direttamente da un insufficiente controllo delle armi». Col passare delle ore sono emersi alcuni dettagli - riportati dalla stampa americana - sul passato e la personalità di Omar Mateen, il 29enne autore della strage di Orlando. Il New York Post citando un'intervista che l'ex moglie Sitora Yusufiy ha rilasciato ad una tv brasiliana ha riportato Omar Mateen aveva tendenze omosessuali. Secondo la donna, sposata con il killer di Orlando per quattro mesi nel 2009, una volta il padre, Seddique Mateen, lo ha persino chiamato gay davanti a lei. La rivelazione segue quella di un compagno di scuola di Mateen, il quale sostiene che una volta gli ha chiesto di uscire. Nel corso delle indagini è emerso che il killer era frequentatore abituale del «Pulse», il club dove sabato notte ha sparato uccidendo 49 persone.
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