Sono stati celebrati
a Pomezia oggi pomeriggio
i
funerali di sei vittime del terremoto nel Centro Italia. Si tratta
dei cuginetti
Gabriele Pratesi (di 8 anni) ed
Elisa Cafini (14 anni),
insieme alle nonne
Irma Cafini (81 anni) e
Rita Colaceci (72 anni).
Con loro anche
Arianna Masciarelli (15
anni),
Andrea Cossu (47 anni).
“Grande, in tutti noi, e ben vivo è il senso della compassione per le vittime che sono nelle bare, portate in questa piazza - ha detto, oggi pomeriggio, monsignor
Marcello Semeraro, vescovo di Albano, celebrando i funerali in piazza Indipendenza - Pomezia è tutta qui, nella sua veste pubblica e ufficiale e nella sua realtà di popolo, tutta compresa nella triste vicenda di chi è morto nella più tenera età, come il piccolo Gabriele con la giovane cugina Elisa e la coetanea Arianna, e poi Andrea, Rita, Irma … Sono figli di questa comunità".
“Tutti questi nomi, che già solo pronunciare oggi è doloroso – ha sottolineato monsignor Semeraro -, per i loro parenti superstiti sono molto di più; sono indici di affetti, di speranze, di storie che nel loro animo hanno risonanze per tutti noi indescrivibili”. Attorno a tutti loro “noi ci stringiamo con cuore addolorato e partecipe”. C’è, però, ha avvertito il vescovo, “un elenco purtroppo ancora più lungo; molto più lungo, sicché il nostro pensiero si allarga alle tante altre vittime (al momento 268, dicono) di questo terremoto. Quelle persone noi non le conosciamo, ma ugualmente le amiamo. Sulle labbra di quanti crediamo nella vita eterna promessa da Gesù, sorge spontanea l’antica preghiera: l’eterno riposo, dona loro, Signore e splenda per loro la luce perpetua; riposino nella pace”.
“Un antico testo che ci giunge dall’ebraismo – ha ricordato – dice che ‘se qualcuno salva una sola anima le Scritture gli riconoscono il merito di avere salvato il mondo intero’. Ed ecco che noi siamo davvero riconoscenti verso tutte quelle persone che, in forma ufficiale o volontaria, uomini e donne conosciuti ma anche anonimi e improvvisati samaritani nelle forme più varie si stanno prendendo cura delle vittime. Vorremmo essere tutti loro. Per questo ci impegniamo a sostenere il loro intervento in tutte le forme che ci sono possibili”.
Il sindaco Fabio Fucci questa mattina aveva proclamato il lutto
cittadino: "Ho disposto la proclamazione del lutto cittadino, in
concomitanza dei primi funerali dei nostri concittadini vittime del
sisma che con le sue conseguenze ha colpito la nostra comunità - ha
scritto Fucci su Facebook - Ho inoltre ordinato che fino al termine
della cerimonia vengano esposte le bandiere a mezz'asta, sospese tutte
le manifestazioni pubbliche eventualmente programmate, la chiusura
delle attività commerciali. In questo modo ho ritenuto di esprimere in
forma solenne la vicinanza, il dolore e il cordoglio di tutta la
nostra comunità per la prematura e tragica scomparsa delle vittime del
terremoto e invitare l'intera cittadinanza ad unirsi al lutto
cittadino per partecipare la solidarietà della collettività".