Aumentano gli sforzi della Chiesa italiana per fronteggiare la crescente povertà soprattutto delle famiglie. Come spiega il rapporto Caritas sulla povertà, sono 14.246 i servizi socio-assistenziali e sanitari di natura ecclesiale in Italia nei quali operano 279.471 volontari laici. Oltre 1.760 i servizi promossi e gestiti dalle Caritas, dove operano 29.429 volontari laici. In prima fila vi sono i 2.832 Centri di Ascolto Caritas sul territorio nazionale, in cui operano circa 28.000 volontari laici. Sono il primo approccio per i poveri, hanno un compito fondamentale. Sono inoltre 985 i progetti anticrisi messi in atto dalle Caritas presso 212 diocesi italiane. La maggior parte delle iniziative è stata attivata, perlopiù, subito dopo lo scoppio della crisi economica e risultano ancora attive. Attraverso il canale di finanziamento Cei 8xmille Italia, nel 2012 la Caritas italiana ha accompagnato 118 Caritas diocesane nella presentazione di 258 progetti, relativi a vari ambiti di bisogno i cui destinatari sono stati prevalentemente famiglie in difficoltà, minori, immigrati, detenuti ed ex detenuti, anziani, vittime di violenza e tratta, malati terminali, senza dimora, richiedenti asilo. A conferma della gravità della situazione, la crescita, dal 2011 al 2012, del numero di progetti 8xmille, passati da 185 a 258, vale a dire più 34,5% in un solo anno. La Caritas ha messo infine a disposizione delle diocesi risorse aggiuntive nel 2013 per sostenere l’acquisto da parte delle Caritas diocesane di beni di prima necessità, contributi al reddito, microcredito, buoni lavoro e sostegno alle esigenze abitative. Aiuti destinati perlopiù alle famiglie. Solo da giugno a settembre 2013 sono pervenute a Caritas Italiana 22 richieste per queste progettualità da altrettante diocesi, finanziate con un importo totale di 600.000 euro. Da una prima analisi delle rendicontazioni per le spese aggiuntive, risulta inoltre aumentata dal 20% al 30% la quota di generi di prima necessità destinata ai farmaci. Evidenza empirica in linea con i recenti dati resi noti dalla Fondazione Banco Farmaceutico relativamente all’aumento esponenziale della povertà sanitaria. Dal 2006 al 2013 un numero sempre crescente di persone e famiglie, infatti, non è stata più in grado di acquistare medicinali. La Caritas punterà i riflettori su questa nuova forma di povertà.