"La tesi di Umberto Veronesi, secondo il quale è accettabile affittare l'utero da parte di una donna, è del tutto priva di fondamento. Di questo passo qualcuno potrà affermare, a certe condizioni, anche l'utilità della schiavitù". Così il senatore
Lucio Romano, esponente di Democrazia Solidale e aderente al gruppo Per le Autonomie, già presidente di Scienza & Vita. commenta l'intervista di
Umberto Veronesi al settimanale "Oggi". Il celebre oncologo si era chiesto: "Che cosa c'è di deprecabile nell'affittare il proprio utero?". Un argomento complesso, aveva ammesso, che porta con sé "un alto rischio di mercificare il corpo della donna 'portatrice'". La "maternità surrogata può essere un'occasione per le donne non abbienti per migliorare sensibilmente il propriotenore di vita, per aiutare i figli a pagarsi gli studi". E Veronesi aggiunge che "è certamente comprensibile il fatto che il concetto di maternità surrogata possa offendere la sensibilità di molti, anche perché cancella una sacralità profonda che da sempre è legata alla nascita. Ma chiediamoci: questa sacralità ha fondamenti logici, oppure nasce e cresce su basi irrazionali ed emotive? In una società in cui il minatore 'affitta' i suoi muscoli alla compagnia mineraria, e in cui l'ingegnere 'affitta' il suo cervello all'impresa edilizia, la domanda è: davvero ècosì inaccettabile affittare l'utero?".Domande che hanno provocato una forte reazione: "Evidentemente a nulla sarebbero servite le battaglie per il riconoscimento della naturaledignità e diritti di ogni donna. Spiace dover constatare come lacoscienza intermittente di alcuni, che propongono un inammissibile vulnus alla dignità della donna, possa orientare in malo modo l'opinione pubblica verso un grado zero dei diritti", prosegue il senatore Romano.