lunedì 9 maggio 2016
​​Gli organizzatori del Family day: legge incostituzionale e con la fiducia dibattito ancora una volta annullato. Appello a Mattarella e al Ncd. Nuove minacce sul voto per il referendum costituzionale.
Gandolfini: democrazia annullata
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Annullata la "farsa della non discussione" e ogni confronto democratico è arrivato l’ennesimo "stravolgimento dell’iter democratico: la fiducia". Per questo, nel giorno dell’avvio della discussione in aula alla Camera del ddl sulle unioni civili, il popolo del Circo Massimo si appella ai deputati di area cattolica (soprattutto a quelli presenti nel Ncd di Alfano) perché "votino no alla fiducia", al presidente Mattarella perché intervenga sui "molti passaggi incostituzionali" che la legge ha avuto nel suo iter parlamentare e, infine, al premier Renzi perché non si sottragga ad un incontro con il Comitato Difendiamo i nostri figli. "Noi siamo disposti ad incontrarlo in ogni momento. Hai forse paura?", si rivolge direttamente al capo del governo il presidente del Comitato Massimo Gandolfini, al termine di una conferenza stampa stamane a Montecitorio. Renzi "dice di essere cattolico, vediamo…", aggiunge sottolineando anche la volontà di verificare con attenzione chi si opporrà al voto di fiducia in aula. "Ce ne ricorderemo" anche alle amministrative e al referendum di ottobre, prosegue annunciando la creazione il 28 maggio a Roma del Comitato delle famiglie per il no al referendum sulle riforme costituzionali. Il messaggio di fondo è sempre lo stesso. Nessuno vuole negare diritti civili individuali, conclude Gandolfini, "ma diciamo no però fare confusione tra famiglia naturale e unioni civili".
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