Archivio Siciliani
Si è "dimesso spontaneamente" e farà un periodo "di riflessione e verifica" il parroco che nei giorni scorsi ha indossato la fascia di ufficiale civile e ha presieduto l'unione civile di due donne. Don Emanuele Moscatelli, parroco di sant'Orazio, ha "capito l'inopportunità": lo ha spiegato all'AdnKronos il vescovo di Civita Castellana, monsignor Romano Rossi, che fa sapere che da domenica prossima i parrocchiani avranno un nuovo parroco.
Il vescovo ha parlato a lungo con don Emanuele: "Abbiamo dialogato, non si è trattato di una decisione di autorità - assicura -. Non è in corso in nessuna censura, ha deciso che era opportuno dimettersi".
"Il parroco - spiega il vescovo Rossi - è un libero cittadino ma c'è un canone che impedisce ai sacerdoti di officiare cerimonie civili. Ma si dialoga nella Chiesa e così ho fatto con don Emanuele".
Dopo il periodo di riflessione, spiega ancora il vescovo, "non potrà fare il parroco a sant'Oreste ma una volta chiarite certe cose potrà fare tutto, quando sarà il momento".
L'unione civile è stata ratificata l'11 luglio a Sant'Oreste, comune della provincia di Roma con poco più di 3.600 abitanti. Pochi giorni prima della celebrazione, il parroco di San Lorenzo Martire, era andato dalla prima cittadina per chiedere di potere presiedere all'atto. Il sindaco Valentina Pini, primo cittadino di Sant'Oreste dal giugno 2016 eletta con una lista civica, ha accettato e ha ceduto la fascia tricolore al sacerdote.