Professionalità e tempestività sono le qualità del 118: «Questo è il Servizio sanitario nazionale, difendiamolo, amiamolo, rafforziamolo, che sia sempre al centro, che sia un eccellenza, come deve essere anche con tutta la collaborazione con il privato, ma è il sistema sanitario pubblico quello che difende la possibilità di una sanità per tutti. E se la percentuale o l'eccellenza si sposta è molto pericoloso per tutti». Il presidente della Cei cardinale Matteo Zuppi è intervenuto al convegno sul patrono del 118, Giuseppe Moscati, difendendo la natura e la missione del Ssn: «Credo che in questo senso – ha aggiunto Zuppi – Moscati ci ammonisca perché la cura è il vero problema: curare, anche quando non conviene, anche quando è a perdere, che è molto diverso dall'accanimento. Confondere è pericolosissimo: semmai ci sono anche le cure palliative, e sappiamo quanto sono decisive, e sono ancora mancanti, quanto ancora c'è molto da fare su questo». Secondo l’arcivescovo di Bologna «si deve curare sempre: ripeto, è molto diverso dall'accanimento. Serve la capacità di ridurre i tempi, e la capacità di garantire tutto questo è la sfida di questo sistema. La cura che è sempre necessaria».
Niente accanimento, più cure palliative, ancora molto carenti. Lo dice il presidente della Cei ricordando san Giuseppe Moscati, medico, patrono del 118
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