Il "bonus bebé" deciso dal governo «per aiutare le famiglie nei primi tre anni di vita del bambino», e finanziato con 500 milioni, potrebbe essere esteso «a cinque anni». L’ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel messaggio al convegno nazionale dei Centri aiuto alla vita in corso fino a domenica a Montesilvano (Pescara). La misura di sostegno alla natalità, che affianca il Piano nazionale per la fertilità annunciato dal ministro e in fase di studio da parte di una commissione insediata dalla stessa Lorenzin, è destinata anche a rafforzare l’opera dei 345 Cav attivi in tutta Italia e animati da migliaia di volontari, che nel solo 2013 hanno consentito la nascita di 10.200 bambini partoriti da mamme che inzialmente erano intenzionate ad abortire. Sono bambini, ha detto il ministro Lorenzin lodando l’opera dei Centri, «che altrimenti non avrebbero visto la luce. Ma si preferisce parlare di come non far nascere bambini o dei bambini che non nascono invece di cosa si può concretamente fare per aiutare le madri, le donne e le famiglie che si trovano in difficoltà ad affrontare la nascita di un figlio. Un lavoro che si svolge durante la gravidanza ma anche dopo la nascita, quando le neo mamme hanno bisogno di essere aiutate e supportate non solo nei bisogni materiali ma anche nei rapporti col figlio, nello svezzamento e cura. Un lavoro silenzioso per il quale c'è grande attenzione da parte del ministro della Salute». L’iniziativa del governo a sostegno della natalità per ammissione dello stesso ministro è stata mutuata «dalla vostra esperienza che si avvicina a festeggiare i quaranta anni». Un arco di tempo nel quale sono stati aiutati a nascere circa 160mila bambini.
L’ha annunciato il ministro della Salute nel messaggio al convegno dei Centri aiuto alla vita a Montesilvano (Pescara).
GIORNATA CEI Per il sì alla vita la fantasia dell'amore
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