giovedì 1 febbraio 2024
Manifesti dell'associazione nelle città per sensibilizzare sull'umanità del concepito, per chiedere la modifica del Codice civile. «9 biologi su 10 lo riconoscono come un essere umano»
Un manifesto della campana affisso a Roma

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«Chiediamo al Parlamento di approvare i disegni di legge già presentati al Senato che propongono di modificare l’articolo 1 del Codice civile al fine di riconoscere proprio la capacità giuridica del concepito». Per appoggiare questa richiesta è partita da Roma la campagna di affissioni di Pro Vita & Famiglia con il messaggio affissioni con il messaggio «9 biologi su 10 mi riconoscono come un essere umano. E tu?» e l’immagine di un embrione. L’associazione fa riferimento a una ricerca secondo la quale «il 96% dei biologi, su un totale di oltre 5.500 specialisti intervistati, riconosce l’umanità del concepito e che la vita inizia nel momento della fecondazione – afferma Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia –. La scienza, dunque, dice in modo incontrovertibile che il nascituro è uno di noi e da qui la politica italiana deve partire, per adeguare la legge alla scienza e riconoscere la capacità giuridica e l’umanità del concepito».
La ricerca è The Scientific Consensus on When a Human’s Life Begins pubblicata su Issues in Law & Medicine nel 2021, che ha coinvolto 5.577 biologi di 1.058 istituzioni accademiche di tutto il mondo. «Proprio di recente – aggiunge Coghe – abbiamo appurato, con un nostro sondaggio nazionale, come gli italiani siano d’accordo, poiché ben il 64% è favorevole al riconoscimento dei diritti inviolabili dell’uomo anche ai nascituri. Abbiamo inoltre chiesto ai cittadini cosa ne pensano del parere dei biologi ed è emerso che il 53% dei cittadini crede che questa inchiesta non farebbe comunque cambiare l’opinione di chi è favorevole all’aborto. Questo la dice lunga, purtroppo, su quanto ideologizzato sia il dibattito sul tema in Italia». La campagna «vuole contribuire a una vera e propria metamorfosi culturale e sociale che riconosca la persona umana fin dal concepimento, promuovendo una società davvero inclusiva e rispettosa della dignità di tutti gli esseri umani a prescindere dalle dimensione e dall'età. Non c’è un prima o un dopo: i diritti umani nascono nel grembo materno».

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