martedì 20 maggio 2003
Al mondo appena nato vennero a fare gli auguri tre buone fatine. La prima augurò al neonato libertà individuale, la seconda giustizia sociale, la terza prosperità. Sul far della sera, però, giunse la fata cattiva che comunicò al mondo appena nato: «Due soli desideri potranno essere esauditi». Così, il mondo moderno occidentale scelse libertà e benessere e scartò la giustizia. Il mondo orientale scelse giustizia e prosperità e scartò la libertà. Nell'introduzione al volume Dio nel progetto del mondo moderno (Queriniana 1999) il noto teologo protestante tedesco Jürgen Moltmann cita questa sorta di parabola di Hans Mayer. Libertà, giustizia e benessere sono simili a una costellazione che dovrebbe brillare nel cielo della storia. È anche la speranza del Salmista quando canta: «Misericordia e verità s'incontreranno, giustizia e pace di baceranno. La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo. Quando il Signore elargirà il suo bene, la nostra terra darà il suo frutto» (85, 11-13). Purtroppo nella vicenda umana si consuma una divisione. Quella sopra evocata è stata spesso segnalata ed è ancor oggi una caratteristica delle due società, l'orientale e l'occidentale, anche se con toni differenti. Ma tra nord e sud del mondo avvengono dissociazioni diverse e mutevoli. Anzi, le tre stelle in molti paesi possono del tutto svanire e i popoli rimangono nel buio dell'oppressione, dell'ingiustizia e della miseria. Anche l'Occidente spesso si aggrappa alla stella polare del benessere e ignora, sprezzante, la giustizia e il rispetto altrui. La forza della fata cattiva è "diabolica": in greco, infatti, diabolos è "colui che divide", impedendo armonia, pace e amore.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: