De Urquidi: non un missionario, ma un imprenditore della missione
lunedì 21 ottobre 2024

Questa settimana sono state le cronache dal Sinodo a indicarmi il “missionario digitale” al quale fare il ritratto. I media vaticani hanno infatti raccontato lo scorso 17 ottobre la storia di Inés De Urquidi, che nel giorno in cui ha compiuto 10 anni ha festeggiato nell’Aula Paolo VI, in una pausa dei lavori sinodali, il proprio compleanno, ricevendo gli auguri da tutta l’assemblea e personalmente da papa Francesco. L’accompagnava il padre, José Manuel De Urquidi, membro a pieno titolo del Sinodo, la cui biografia consente di affermare che si sia meritato questo incarico (di nomina pontificia su indicazione dell’Assemblea sinodale continentale dell’America Latina) per i suoi meriti nella missione digitale, anche se solo in senso lato lo si può qualificare come un missionario alla stregua di quelli che già conosciamo.

José Manuel De Urquidi

José Manuel De Urquidi - web

Messicano, 40 anni, sposato, 3 figli, vive a Dallas ed è un imprenditore. Dopo gli studi in ambito giuridico-finanziario e qualche anno da consulente nel campo della ristorazione (particolarmente nel settore delle birrerie), nel 2018 sceglie di investire formazione ed esperienza nella creazione di una società di produzione di contenuti digitali professionali, per conto delle organizzazioni cattoliche che lo richiedono. In questo progetto individua con precisione i canali digitali, segnatamente i podcast, come mezzo e come destinatari i “latinos”, ovvero gli americani di lingua ispanica che vivono negli Stati Uniti, immaginati in via di scristianizzazione specie se giovani. Nel 2020 la sua impresa vince il primo premio dell’impegnativa “Innovation Challenge” lanciata dalla popolare testata cattolica “Our Sunday Visitor”.

Quindi, per trovare in Rete quello che fa De Urquidi non bisogna guardare i suoi account social – significativamente risulta più popolare su Linkedin, con 3mila follower. Si deve piuttosto setacciare, sul suo sito personale, la davvero vasta rassegna stampa che lo riguarda: sulle testate della EWTN, in prevalenza, ma anche su molte altre. Una sua videotestimonianza all’Alleluja International Web Meeting del 2020, sottotitolata in italiano, è riportata sul canale YouTube del Rinnovamento nello Spirito Santo. Ma la cosa migliore è scorrere sul sito dell’azienda principale, che significativamente si chiama Juan Diego & Co., la pagina dalla quale si accede ai circa 90 podcast realizzati sinora.

Le serie si protraggono per decine, in qualche caso centinaia di puntate; ognuna con un suo autore/conduttore. I titoli spaziano dalle meditazioni sui testi del vescovo martire san Romero alla lettura della “Storia di un’anima” di santa Teresa di Lisieux; da “Dio sì Chiesa no. Risposte facili a domande difficili dei giovani” ad altri rivolti a genitori e figli; dalle varie novene alle presentazioni di documenti del magistero pontificio; da prodotti più orientati sul versante psicologico o su quello sociale a una lettura dei salmi dal titolo ironico, “Salmozzzzz. Riposa con la parola di Dio”. Ma non ha certo dormito, sinora, De Urquidi nell’immaginare strumenti nuovi da mettere a disposizione di quella che egli chiaramente considera la necessaria “ri-evangelizzazione” dei “latinos”, che sono ormai la maggioranza dei cattolici statunitensi.

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