domenica 22 novembre 2020
Con un decreto ad hoc, il governo ha scelto gli alberi naturali natalizi come primo bene acquistabile da sabato al di fuori di quelli "essenziali"
A sorpresa la Francia "libera" la vendita degli alberi di Natale

Ansa

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Per tanti francesi, un profumo inconfondibile annuncia già il vicino allentamento delle restrizioni anti-Covid, previsto a inizio dicembre: il profumo resinoso e misterioso dell'alberello di Natale. A sorpresa, con un decreto ad hoc, il governo ha scelto gli alberi naturali natalizi come primo bene acquistabile da ieri al di fuori di quelli "essenziali", come i generi alimentari.

Si dovrà attendere ancora per gli abiti e i cosmetici, per l'elettronica e il carosello rimandato degli sconti del "black friday". Ma non per quell'alberello che riunisce le famiglie, le generazioni, i vicini, credenti e non credenti, attorno all'evidenza del tempo speciale che conduce verso il Natale.

In una Francia che sembra aver superato il picco epidemico della seconda ondata, una soave e antica scia olfattiva, soprattutto per i più piccoli, si sovrapporrà al fiume di parole spese da settimane per ipotizzare e preannunciare l'agognata "uscita dal tunnel". Nell'angolo più in vista di casa, davanti alle vetrine dei fiorai, nelle piazze e nelle stazioni, non mancherà quell'odore amico, balsamico e fruttato, che promette qualcosa di buono. Un po' di speranza in più per tutti, fra le narici e oltre la barriera delle mascherine. Sul piano economico, sarà pure un modo per preservare dalla crisi tanti vivaisti, che hanno venduto l'anno scorso quasi 6 milioni d'alberelli.

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